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Orvieto terza provincia

Presenta il progetto uno dei fondatori, Angelo Lombardozzi

Politica

di Valeria Cioccolo

Orvieto Provincia, nuova "associazione politico-culturale" costituita poco più di un mese fa, ha suscitato vario interesse e curiosità da parte sia della classe dirigente sia dei cittadini orvietani. Già il nome fa interrogare sulle finalità e gli obiettivi del gruppo che tra l'altro si definisce "apartitico". Ne abbiamo parlato con uno dei fondatori, Angelo Lombardozzi che ci ha confermato e chiarito alcuni punti del programma del neonato movimento. Dalle sue parole è indubbio che il movimento si propone di presentarsi alle elezioni del prossimo anno, puntando a ottenere la poltrona di sindaco. Ci si muove tuttavia sia in ambito comunale che provinciale, e l'idea è quella di creare un consenso locale, il più possibile esteso, attraverso cui poter realizzare il proprio programma politico. La proposta più importante riguarda proprio (come appunto il nome fa intuire) la creazione di una "terza" provincia, un territorio che riporti Orvieto a riunirsi alle popolazioni limitrofe, a recuperare quei valori che hanno una tradizione storica antichissima (risalente come sappiamo agli etruschi). L'accusa principale del gruppo riguarda le modalità con cui la classe dirigente attuale ha amministrato la politica orvietana, facendo decadere la città in una crisi profonda: economica, culturale, sociale. L'associazione si richiama a valori che spaziano dalla cultura liberale, a quella cattolica, alla dottrina sociale della Chiesa, perché l'importante ora è creare un consenso il più possibile allargato. Lombardozzi afferma che 'Orvieto Provincia' vuole attrarre tutti coloro che sono stanchi delle divisioni interne ai partiti, sia di sinistra che di destra. Come? ponendosi come associazione totalmente alternativa alle divisioni tradizionali, con candidati che siano riconosciuti come rappresentativi dei valori della comunità orvietana (nel senso se vogliamo "storico", quindi più allargato rispetto alla realtà attuale) e, continua, se i consensi degli elettori saranno sufficienti, se il candidato alle prossime elezioni comunali (candidato che probabilmente verrà ufficializzato in autunno) arriverà ad avere almeno il 15-20%, andando perciò al ballottaggio, si potrà cominciare a concretizzare l'idea di proporre un referendum per la creazione della nuova provincia orvietana, che dovrebbe riunire chiaramente anche alcuni comuni limitrofi (delle province di Viterbo, Siena, Grosseto) che si riconoscono nella stessa tradizione socio-culturale. Diverrebbe, come ci dice Lombardozzi, una grande provincia etrusca, che recuperi la millenaria tradizione che realmente le appartiene e che, trovando sponsorizzazioni anche governative, diventi un'attrattiva soprattutto turistica, vera ricchezza della zona che finora è stata sfruttata poco e male, settore che potrebbe invece risollevare le sorti economiche orvietane.

Quindi 'Orvieto Provincia' è un movimento fuori degli attuali schieramenti, si trova a criticare anche l'opposizione (che finora non ha costruito proposte valide), ma soprattutto la classe politica che finora ha detenuto il potere e che, a loro detta, ha portato solo scelte sbagliate e dannose per il territorio.

Pubblicato il: 21/07/2003

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