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Orvieto con Gusto. Mediterraneo in Tavola con i cuochi, i contadini e i pescatori della Cittaslow di Pollica

Giovedì 2 ottobre. La "Serata Golosa" in programma al Palazzo del Gusto

Giovedì 2 ottobre è protagonista ad "Orvieto con Gusto" il Mediterraneo in Tavola con i cuochi, i contadini e i pescatori della Cittaslow di Pollica (Cilento-Salerno). Con in testa il Sindaco-pescatore Angelo Vassallo, la comunità di Pollica di cui fanno parte anche Acciaroli e Pioppi, porterà aromi, sapori, colori e musiche del Mediterraneo sulla rupe di Orvieto. Dalle alici di menaica (Presidio Slow Food) al cacio ricotta, dalle erbe di campo con un'olio straordinario alle paste condite, ai formaggi e ai dolci della tradizione, sarà un tripudio di sapori che incantano. I vini rigorosamente Doc e Igt del Cilento, a degno coronamento del gemellaggio tra Cittaslow.

Proprio a Pollica nel Secondo Dopoguerra, Ancel Keys ebbe la fortunata intuizione - divenuta progetto scientifico e medico - della "riscoperta" della Dieta Mediterranea, un approccio per prodotti e piaceri organolettici più salutare e corretto rispetto ad altre diete. Il successo iniziò nei primi anni Sessanta e ancora parla nel mondo di un'Italia positiva e del buon vivere.

La "Serata Golosa" in programma al Palazzo del Gusto (tel. 0763-341818 / 393529) propone il seguente menù: Antipasto "mare e monti" - Paccheri all'acciarolese - Seppie m'buttunate e patate- Pan di Spagna cilentano e Pasta di mandorle - vini del Cilento.

Inoltre, in occasione della serata di giovedì sarà ospite d'onore al Palazzo del Gusto di Orvieto Piero Cannizzaro, autore tra l'altro di un film documentario "Il Cibo dell'Anima", con storie parallele dell'Islam, dell'Ebraismo, Valdesi e Sikh.

 

Il Cibo dell'anima di Piero Cannizzaro (di Rosalinda Gaudiano)  

Il cibo è espresso soprattutto attraverso comportamenti e scelte individuali, determinati da sensibilità interiori, da sfumature e particolarità che costituiscono la sfera spirituale umana. Appartenenze a credi religiosi costituiscono gruppi coesi con un'identità di gruppo definita ed unica. Il credo religioso è spiritualità che si materializza attraverso azioni ed atti di fede. Così è anche per il cibo. L'uomo attinge ai prodotti materiali che la terra offre e li trasforma per alimentarsi. Il cibo diventa cultura, storia, ricerca del gusto, esprime particolarità identitarie e d'appartenenza, è incontro e scambio. Ed in tutto questo raggiunge una sorta di simbologia propria, che molto ha di spirituale, nella convivialità, facilitando amicizie ed alleanze. I sei film-documentari presentati presso la "Casa del Cinema" di Roma parlano appunto di sei "identità" culturali distinte: comunità ebraica di Roma, comunità Valdese della Val Pellice, comunità di Suore Benedettine di Clausura in provincia di Macerata, comunità di Sikh a Novellara, comunità Islamica di Torino, comunità Buddista di Pisa. Questi gruppi comunitari si distinguono appunto per scelte di fede, ed anche per scelte di cibo, strettamente collegate al credo religioso, a completamento del benessere dell'anima, nella scelta del giusto e corretto benessere fisico. Cannizzaro (che ha già al suo attivo eccezionali lavori documentaristici come quello sulla "Taranta") porge agli spettatori le "alterità-diversità" attraverso lo schermo cinematografico con una tale freschezza ed immediatezza comunicativa, che il "dialogo" auspicato attraverso lo strumento cinema viene pienamente colto dal pubblico. Un cinema, dunque, che sa parlare al "plurale", che porge il giusto messaggio per superare pregiudizi e contraddizioni in tutte le forme di relazioni sociali, aiutando in maniera decisiva quello sforzo in atto a determinare una società oltre che plurale anche pluralista.

Pubblicato il: 30/09/2008

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