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La Regione Umbria interviene sui prezzi

Approfondimento

"Al fine di monitorare la situazione relativa al rischio di speculazioni sui prezzi dei prodotti ortofrutticoli in Umbria, sono state convocate per fine mese la 'Consulta regionale per l'utenza ed il Consumo' ed il 'Tavolo Prezzo contenuto'". Lo comunica l'assessore regionale allo sviluppo economico Ada Girolamini, ed aggiunge che con questa iniziativa "si intende evitare l'innesco di spinte speculative sui prezzi dei prodotti stagionali che già subiscono le conseguenze degli andamenti climatici, e promuovere iniziative come quella sul 'Prezzo contenuto'. Quest'ultima azione rappresenta un impegno forte e coordinato contro il carovita, assunto nei mesi di novembre e dicembre 2002 da istituzioni, imprese del commercio e associazioni dei consumatori, per evitare aumenti di tariffe e tributi e contenere la dinamica dei prezzi, che ha contribuito a ridare fiducia ai consumatori, presupposto indispensabile per rilanciare i consumi".

L'assessore Girolamini ricorda che l'allarme sul rischio di speculazioni relative ai prezzi di frutta e verdura è stato lanciato in questi giorni dalla "Confederazione nazionale italiana agricoltori", che ha denunciato diffusi rincari di vari prodotti, con punte del 35% di aumento. "All'origine del fenomeno - afferma Girolamini - non c'è solo la forte crescita della domanda di ortofrutta fresca, sostenuta dai forti appelli di dietologi e nutrizionisti, in considerazione del caldo opprimente. A pesare è soprattutto il calo della produzione nazionale legata alla siccità, che dopo i danni causati dalle gelate dello scorso inverno, rappresenta un grande problema, soprattutto per le regioni del Nord. Non tutti i rincari sono però giustificati - spiega l'assessore - perché i prodotti attualmente in vendita non hanno subito danni dall'attuale andamento climatico. Le uniche produzioni che per ora rischiano di essere compromesse sono quelle di mais e barbabietola, mentre con l'arrivo delle tanto attese piogge, l'allarme per gli altri prodotti ortofrutticoli dovrebbe rientrare".

Pubblicato il: 18/07/2003

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