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Rischio di saturazione per la discarica Le Crete

Interrogazione della capogruppo FI-PDL chiede certezze sull'impianto di preselezione di Maratta, sulla discarica di Orvieto e sui tempi di risoluzione dei problemi per non gravare ulteriormente sui contribuenti

"Fare chiarezza sulla gestione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata, perché la situazione di stallo e la mancata riattivazione dell'impianto di preselezione di Maratta, costa caro ai cittadini".

Lo afferma Gabriella Caronna (capogruppo FI-PDL) che in un'interrogazione chiede certezze sui tempi di soluzione del problema ed efficienza sul versante della raccolta differenziata. "Veniamo a conoscenza e troviamo ampie conferme sulla stampa locale - dice la Caronna - che, malgrado la posizione chiara ed unanime assunta da codesto Consiglio in merito alla questione rifiuti il 5 febbraio scorso, è in atto un conflitto di competenze e responsabilità tra la Provincia di Terni e la Regione Umbria, che bloccando di fatto la riattivazione dell'impianto di preselezione di Maratta, comporterà ai cittadini ternani un aggravio di costi pari a 700.000 euro sulla tariffa dei rifiuti.

Ci risulta infatti che tutti i rifiuti raccolti a Terni e Sub-Ambito territoriale (Stroncone, San Gemini, Valnerina, Narnese ed Amerino), a causa di questo rimbalzo di competenze, continuano ad essere trasportati alla discarica de Le Crete di Orvieto, impianto simile a quello di Terni ma senza problemi di autorizzazione, ove vengono trattati e successivamente conferiti al costo supplementare di 10 euro a tonnellata.

Sappiamo che nella recente conferenza di servizio l'Arpa regionale e la Provincia di Terni non hanno sciolto il nodo sulla competenza a rilasciare il permesso per rimettere in moto la stazione di preselezione di Terni e tale rimpallo di responsabilità ha ricadute negative non solo sull'ASM, ma anche sull'aumento dei costi che dovranno essere sostenuti dai cittadini ternani e, non da ultimo, sulla possibile precoce saturazione della discarica di Orvieto che noi come Provincia dobbiamo scongiurare. Ricordando l'ordine del giorno votato all'unanimità dal Consiglio provinciale - chiude la capogruppo forzista - chiede all'assessore competente e al Presidente della Provincia che lo hanno condiviso di fare chiarezza sull'argomento e di comunicare al Consiglio i tempi di soluzione del problema che, rinviato,  produce ulteriori oneri per i contribuenti, dando delucidazioni anche sulla famosa "raccolta differenziata spinta sino al porta a porta", divenuta un'odierna Araba Fenice".

Pubblicato il: 29/09/2008

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