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Eurostar 'spezzato', la procura di Orvieto indaga

La procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto ha aperto un'inchiesta sull'avaria subita domenica scorsa, nei pressi di Orvieto, dall'Eurostar 939, Venezia - Roma

ORVIETO - La procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto ha aperto un'inchiesta sull'avaria subita domenica scorsa, nei pressi di Orvieto, dall'Eurostar 939, Venezia - Roma. Il pendolino ad alta velocità, sulla direttissima Firenze - Roma, intorno alle nove, aveva subito, in corsa, un grave guasto agli organi di trasmissione. Un'avaria meccanica grave e potenzialmente molto pericolosa, come avevano reso noto, all'indomani dell'episodio, i delegati dell'assemblea nazionale dei ferrovieri. "Il guasto ha causato soltanto disagi, notevoli rallentamenti al traffico e la messa fuori uso del convoglio, ma si è trattato di un'avaria potenzialmente molto pericolosa per la circolazione - hanno spiegato i delegati - poichè si tratta di una rottura meccanica che potrebbe, come è già avvenuto, causare ben più gravi conseguenze".  A seguito di episodi analoghi, accaduti nei mesi scorsi, su segnalazione dei rappresentanti per la sicurezza, era stata aperta un'altra inchiesta. I rappresentanti chiedono adesso "che l'azienda chiarisca al più presto quali siano le cause di questo guasto ricorrente e che adotti misure risolutive visto che quelle adottate finora non hanno risolto la questione".

Intanto, su questo ultimo episodio, verificatosi nei pressi di Orvieto, domenica scorsa, il pm Flaminio Monteleone della procura della Repubblica di Orvieto ha aperto un fascicolo giudiziario e disposto il sequestro di materiale ferroviario presso le officine di manutenzione di Foligno. Quella degli Eurostar che si "spezzano" è una faccenda che ha portato recentemente la procura torinese, a puntare i riflettori prima sul sistema di controllo di marcia del treno, poi sui tenditori, i ganci che mantengono in assetto le carrozze.

Il procuratore vicario torinese, Raffaele Guariniello ha aperto un'inchiesta sull'assenza, nelle procedure di Trenitalia, di  valutazione del rischio di "spezzettamento degli Etr", con ricadute sulla sicurezza dei ferrovieri e dei passeggeri. A quanto emerso, i controlli sui tenditori sarebbero a campione. Trenitalia si è impegnata a farne centinaia - il 30% del totale - per valutarne le reazioni alle vibrazioni. Nell'indagine sono stati già sentiti Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, il responsabile della manutenzione di Trenitalia, il responsabile della progettazione del sistema di controllo di marcia.

Pubblicato il: 21/09/2008

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