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Cimicchi vuole Orvieto così

Ecco i contenuti del progetto che sarà presentato stasera in Consiglio comunale, la proposta della Giunta per costruire il 'futuro del centro storico'. Si tratta dell'ultimo atto politico significativo della legislatura

Cronaca

di Dante Freddi

Manca ancora un anno alle elezioni ma il consiglio comunale di questa sera rappresenta forse l'ultimo atto politico significativo della giunta guidata da Stefano Cimicchi. La fine di un'era.

Il sindaco di Orvieto, presenterà infatti a maggioranza ed opposizione ed alla città il suo disegno di Orvieto nei prossimi decenni. Non soltanto quindi la destinazione funzionale della caserma Piave, ma un progetto vasto che vede coinvolti tutti gli spazi disponibili nel centro storico, in un rapporto di interazione strettissimo.

Ormai è conclusa la prima fase sul tema del "futuro del centro storico" e si passa al momento operativo.

Sarà costituita una società per azioni controllata dal Comune di Orvieto, che si occuperà di tutte quelle opere, dalla riqualificazione urbana alla promozione del territorio, utili al raggiungimento degli obiettivi indicati nelle linee guida definite dall'Amministrazione.

Gli obiettivi sono stati sintetizzai, rispetto alle ruoli economici che svolgeranno, in "economia dei turismi e del tempo libero", "economia della salute e dei servizi alla persona", "economia dei beni culturali", "economia industriale", "economia della conoscenza".

Quindi albergo, centro congressi, centro benessere, centro diurno per anziani, risistemazione ed ampliamento del sistema musele fino all'idea di un Museo d'arte contemporanea e di un Museo della scienza dedicato al settore agroalimentare e alle tecniche dell'alimentazione, polo tecnologico centrato sullo "sviluppo immateriale" in sostituzione della vecchia "fabbrica", costituzione di un complesso sistema che faccia di Orvieto città degli studi, costituzione di una terza università umbra, Il politecnico del'Umbria.

Saranno queste le "economie" e le idee su cui si svilupperà Orvieto di domani e che coinvolgerà tutto il centro storico, ma anche tutta la città ed il territorio.

Comunque sia, indipendentemente da chi, Spa o altri, gestirà gli interventi in fase esecutiva, la proprietà dell'immobile rimarrà in capo al Comune, "salvo permute oppure cessioni in cambio di altro patrimonio".

Il prossimo passo sarà la presentazione da parte della Spa, in tempi i più brevi possibile, di un progetto di fattibilità coerente con i parametri impostati dalla Giunta, che indichi idea, progetto architettonico, elementi economico finanziari.

Cimicchi ha presentato un piano di lavoro di ampio respiro, che contiene decine di proposte che richiedono di essere coordinate per poter comporre il puzzle disegnato.

A questo punto sarà compito della Spa acquisire i contributi professionali in grado di gestire in contemporanea questo complesso processo, su cui Orvieto si gioca l'avvenire.

Pubblicato il: 17/07/2003

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