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'Non revocate le licenze di irrigazione'

Appello alla Provincia. Se non piovesse entro la prima metà di agosto sarebbe calamità

Cronaca


di Simona Coccimiglio

L'afa e il caldo torrido di questa prima metà di luglio non danno tregua a piante e colture, e ormai non c'è più speranza di ripresa per molti ettari di terra coltivati a vigneti, mais e girasoli.

"La zona in cui si registrano maggiori danni causati dalla siccità - dice Eugenio Ranchino della CO.VI.O.- è quella che va da San Bartolomeo, per la Padella, fino alla Scarpetta.
Se non piovesse entro la prima metà di agosto - aggiunge - si potrebbe parlare di calamità anche nell'Orvietano".

E se la situazione è tragica per vigneti e colture primaverili lo è altrettanto per le coltivazioni di tabacco. Tutti i tabacchicoltori di Orvieto e comprensorio, allarmati dal pericolo che a causa della siccità possa mancare l'acqua necessaria per irrigare le loro colture, si sono infatti riuniti per fare il punto della situazione. A loro giudizio, la richiesta che con più urgenza deve essere avanzata agli Enti regionali e provinciali preposti è quella di mantenere, almeno fino alla fine del mese, entro i regimi attualmente vigenti e senza restrizioni, le licenze rilasciate per l'irrigazione.

Pubblicato il: 16/07/2003

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