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Un'altra estate a secco per i residenti Bagni

A segnalare disservizi è l'associazione per il Rinnovamento della sinistra

ORVIETO - Un'altra estate a secco per i residenti Bagni.  A segnalare disservizi è l'associazione per il Rinnovamento della sinistra che, tramite Ciro Zeno, parla addirittura della frazione come de "la piccola Africa orvietana".  

Il problema della scarsità idrica a Bagni si trascina da anni e l'attuale sistema d'approvvigionamento pare tutt'altro che adeguato.  "Autobotti che partono a decine quotidianamente dal quartiere di Ciconia - spiega Ciro Zeno - riforniscono una cisterna sul Montenibbio. Da qui l'acqua per cascata giunge ad una pompa, posta ad altezza del torrente Chiani, dove si miscela con l'acqua proveniente da una sorgente, per poi - assurdo dell'assurdo - essere pompata, impiegando energia di nuovo, piuttosto che farla giungere a Bagni direttamente per caduta da Montenibbio". "Una soluzione - vuol dire Zeno - che lascia molti dubbi, dal momento che capita piuttosto spesso che manchi l'acqua nella frazione al punto che i cittadini si sono dovuti attrezzare a proprie spese con impianti a cisterna all'interno delle proprie abitazioni".  

Di qui l'appello al Comune di Orvieto, all'Autorità d'ambito e Servizio idrico integrato che "ognuno per la propria competenza si decida ad affrontare in maniera definitiva il problema dell'approvvigionamento idrico della frazione di Bagni".  "L'acqua è bene essenziale - conclude il presidente dell'associazione per il Rinnovamento della sinistra dell'Orvietano - ma nel nostro comprensorio ci sono ancora cittadini costretti a vivere in condizioni da terzo mondo rispetto a questa risorsa vitale". Da anni ormai si attende una soluzione definitiva al problema della sete di frazioni come Bagni e Morrano. E ogni estate le emergenze tornano puntuali, come le polemiche

Pubblicato il: 13/09/2008

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