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Regione. Aldo Tracchegiani (La Destra) propone che siano gli istituti ad acquistare i libri

Per consegnarli poi ai ragazzi in "comodato d'uso gratuito"

Il consigliere regionale Aldo  Tracchegiani (La Destra) ha tenuto ieri a Palazzo Cesaroni una conferenza stampa per illustrare i contenuti di  una proposta di legge  contro il caro-libri, che sarà entro breve presentata all'attenzione della Regione Umbria. La proposta che, come ha spiegato il capogruppo de  La Destra - "è stata elaborata dai rappresentanti di Gioventù italiana", ha  lo scopo di individuare misure atte a salvaguardare le famiglie dal fenomeno del costante rincaro dei libri scolastici mediante il rispetto delle direttive ministeriali (che prevedono un tetto di spesa per lo più superato in gran parte delle regioni italiane), l'acquisto all'ingrosso dei testi da parte degli istituti scolastici e l'istituzione del "comodato d'uso gratuito". Secondo tale proposta di legge, "ogni istituto dovrà acquistare i testi previsti per l'anno scolastico all'ingrosso, dividendo poi la spesa per il numero degli alunni iscritti, al fine di usufruire di una percentuale di sconto da parte dei rivenditori. Ciascun istituto potrà quindi applicare agli studenti una percentuale di sconto minore rispetto a quella ricevuta, impiegando il surplus per l'istituzione del 'comodato d'uso' dei libri di testo, come previsto dai decreti sull'autonomia scolastica".
Le famiglie saranno tenute al versamento di una cauzione pari al 30 per cento del prezzo di copertina e gli studenti dovranno conservare con cura i libri, evitando di utilizzare penne, evidenziatori e quant'altro. Alla fine dell'anno scolastico i libri avuti in comodato dovranno essere restituiti.
Gli istituti scolastici, sempre seguendo lo spirito e i dettami di questa proposta di legge, dovranno "evitare l'acquisto di nuove edizioni aggiornate ogni anno ma, per determinate discipline, mantenere l'adozione dello stesso libro di testo per un numero stabilito di annualità".
Dovranno inoltre "privilegiare l'acquisto di testi scolastici prodotti con carta riciclata, al fine di favorire la diminuzione del peso e del costo di stampa degli stessi", mentre i consigli d'istituto dovranno "dare disposizione al proprio corpo docente di privilegiare la scelta di volumi divisi per tomi non inferiori alle duecento pagine e di orientarsi verso quei volumi che hanno supporti informatici aggiornabili via internet, che consentono di non modificare il supporto cartaceo".
"Le Regioni hanno competenza specifica su un problema che grava pesantemente sulle famiglie - ha detto Tracchegiani - e devono impegnarsi nel dare più risorse alla scuola, piuttosto che finanziamenti a pioggia per gli 'amici degli amici', mentre gli istituti scolastici hanno una loro
autonomia per orientarsi verso questo tipo di scelte, come infatti è già accaduto in Veneto, Friuli e Liguria, regioni nelle quali il comodato d'uso è già in vigore".

Pubblicato il: 11/09/2008

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