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Centro studi città di Orvieto. Il corso di laurea in scienze infermieristiche non ci sarà

Lo chiariscono il presidente del Centro studi città di Orvieto Pirkko Peltonen e il suo presidente Stefano Talamoni

Pubblichiamo la dichiarazione diffusa dal presidente del Centro studi città di Orvieto Pirkko Peltonen e dal suo presidente Stefano Talamoni a proposito del previsto corso di laurea in scienze infermieristiche, che doveva essere attivato ad Orvieto e che è definitivamente tramontato, dietro quello di ingegneria e per le stesse motivazioni.

Questa la nota diffusa dal Centro studi.        

"Al fine di chiarire i termini di una questione sollevata in recenti articoli di stampa, ecco come stanno le cose riguardo al corso di laurea in Infermieristica.

E' vero che, fin dall'autunno 2006, l'Amministrazione regionale e l'Università di Perugia prefiguravano il decentramento ad Orvieto del corso di laurea triennale in Infermieristica già attivo nella sede di Terni. L'impegno era poi stato ribadito dalla presidente della Giunta Regionale durante la sua visita ad Orvieto nel luglio 2007. E' altresì vero che la presidente e il direttore del CSCO si sono incontrati più volte con il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia nel corso dell'autunno 2007 per definire le modalità organizzative di tale corso di laurea. I negoziati sono proseguiti fino all'inizio di quest'anno. Il progetto si è arenato sulle "secche" della nuova normativa ministeriale, i cosiddetti "decreti Mussi" che, come noto, impongono tassativamente alcuni "requisiti minimi" in termini di docenti incardinati, il cui costo avrebbe rappresentato un onere difficilmente sostenibile.

Per lo stesso motivo non verrà attivato il nuovo ciclo didattico del corso di laurea in Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni, i cui studenti iscritti al 2° e al 3° anno potranno, tuttavia, concludere i propri studi nella sede di Orvieto.

Nelle attuali condizioni del sistema universitario italiano nel suo complesso, per finanziare e rafforzare l'offerta accademica, risulta fondamentale l'apporto del territorio, delle istituzioni locali come dei soggetti privati. E ciò soprattutto per le sedi decentrate, in cui gli oneri gravosi derivanti dall'attivazione dei corsi di laurea, ricadono totalmente sulle comunità locali.     

La nuova "mission" del CSCO - seguendo in questo, tra l'altro, un trend europeo - è quella di concentrarsi sull'alta formazione post laurea, sui progetti con finanziamento europeo, sulle relazioni internazionali. Proprio negli ultimi mesi sono state sottoscritte due nuove convenzioni importanti con l'Università di Perugia e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, mentre sono stati rinnovati gli accordi con le Università dell'Arizona e del Kansas, e si sta lavorando a progetti formativi professionalizzanti."

 

Pubblicato il: 03/09/2008

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