Il Paglia boccheggia

ORVIETO - Il Paglia boccheggia. Le alte temperature e l'assenza di piogge, situazione meteorologica che si protrae ormai da settimane, ha portato il principale corso d'acqua dell'Orvietano a diminuire considerevolmente la portata: è vera emergenza.  Da ieri la Provincia di Terni è corsa ai ripari, estendendo il divieto di pesca e d'attingimento, già vigente dal primo agosto ma soltanto per un tratto del Chiani, all'intero corso del torrente e all'intero corso del fiume Paglia.  A rischio, dice l'amministrazione provinciale, ci sono gli ecosistemi dei corsi d'acqua, non solo del Paglia e del Chiani, ma anche dei loro affluenti.  

Di qui l'ordinanza emessa ieri, e valida fino alla revoca, di "sospensione delle licenze di attingimento lungo i corsi d'acqua ed anche il divieto delle attività di pesca per tutte le specie ittiche".  Lo scorso anno la stessa ordinanza era stata emessa ben prima, alla fine di luglio, senza essere revocata fino al mese di novembre.  Un problema per le colture lungo il corso del fiume, ma un problema soprattutto per il Paglia che ogni anno sembra soffrire di più per la crisi idrica.  Il provvedimento è, dunque, doveroso per la tutela dei corsi d'acqua e della fauna ittica.

È per questo che la vigilanza sul rispetto dell'ordinanza sarà massimo, da parte della polizia locale e da parte di tutte le forze dell'ordine cui è demandato il controllo.  Già da ieri, dunque, controlli a tappeto lungo i corsi d'acqua dell'Orvietano. Come ogni anno, verrà, comunque, continuamente assicurato il monitoraggio della situazione e, di concerto con le associazioni di categoria, saranno adottati provvedimenti adeguati in relazione al mutare della situazione.