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Lotta agli schiamazzi, ma con giudizio

Oggi incontro con gli operatori orvietani per visionare la bozza di regolamento preparata dal Comune. Riguarda anche gli impianti di allarme privati. "Gli orvietani hanno diritto a dormire, ma senza che la città diventi un dormitorio". Così il sindaco, Stefano Mocio sintetizza le buone intenzioni dell'Amministrazione sull'argomento

di Stefania Tomba

ORVIETO - Si chiama "regolamento sulle emissioni sonore" e chiama in causa per primi i gestori di bar e disco pub, ma anche i privati cittadini perché, al suo interno, è normato anche il tema "allarmi e antifurto", stabilendo quali siano leciti e quali no.  Il tutto per la quiete degli orvietani, ma anche per garantire il diritto al lavoro dei proprietari dei locali e per dare un'adeguata offerta ai giovani che, nel fine settimana, non vogliono macinare chilometri e chilometri di strada per potersi divertire. 

Ce la farà l'amministrazione?  Ce la faranno sindaco e neo comandante della polizia municipale?  Qualcosa si capirà già a partire da questo pomeriggio, quando, in Comune, è fissato il primo incontro tra l'amministrazione, i baristi e i titolari di locali notturni.  Sul tavolo, la bozza del nuovo regolamento che, nelle speranze del Comune, dovrebbe portare alla firma della pace nella guerra che va avanti ormai da anni tra residenti e gestori di locali. 

"Gli orvietani hanno diritto a dormire, ma senza che la città diventi un dormitorio". Così il sindaco, Stefano Mocio sintetizza le buone intenzioni del Comune sull'argomento.

"Mi auguro di trovare la collaborazione di tutti - afferma Mocio - non è mia intenzione fare lo sceriffo, ma d'altro canto con i maggiori poteri che il decreto Maroni ha attribuito ai sindaci in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana, questo delle emissioni sonore era un problema che andava affrontato".  Come  dire che il Comune ha intenzione di utilizzare tutte le prerogative che gli vengono attribuite. Tra queste è previsto anche il ricorso alla revoca delle licenze, in caso di inosservanza del regolamento. Ma per arrivare a tanto, è ancora presto. Quello di oggi non rappresenta che un primo incontro di partecipazione prima della stesura definitiva del documento. 

Nuove indicazioni in arrivo, dunque, in tema di orari, possibilità di ospitare musica dal vivo, comportamenti dei clienti fuori dai locali, vendita delle bevande in bottiglie di vetro.

Ma nel regolamento sarà incluso anche il capitolo allarmi.  "Ce ne sono alcuni - afferma lo stesso sindaco - il cui volume va ben oltre quella che può essere considerata una normale soglia".

"Non c'è alcun intento punitivo - chiarisce infine Mocio - l'amministrazione è semmai animata dalla volontà di armonizzare le varie esigenze, tutelando gli interessi di tutte le parti in causa, ovviamente per far questo c'è bisogno dello sforzo di tutti". La tematica tuttavia è complessa, come anticipava tempo fa al nostro giornale, il comandante della municipale, Mauro Vinciotti, convinto che in questi casi la perfetta quadratura del cerchio non esista. "Regole più certe, daranno però più certezza ai controlli", aveva ribadito il tenente colonnello. 

 

 

 

Pubblicato il: 26/08/2008

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