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Caro bollette, pioggia di lamentele

Aumenti generalizzati, in alcuni casi le tariffe sono state triplicate. Dito puntato contro la nuova gestione del servizio idrico integrato. Ma è necessario anche educarci ad un corretto consumo

Cronaca


di Simona Coccimiglio

Sono state regolarmente recapitate a tutti i cittadini di Orvieto e comprensorio le bollette dell'acqua con le nuove tariffe stabilite in seguito alla costituzione della nuova società consortile che gestisce il ciclo delle acque nell'intera provincia di Terni.

È sufficiente fare un giro all'ufficio del Servizio Idrico di Orvieto e comuni limitrofi per capire che molti di essi non siano granché contenti delle cifre che saranno costretti a pagare, cifre tra l'altro calcolate in base al loro presunto e non reale consumo d'acqua.

Dalla direzione generale del S. I. I. di Terni assicurano che nelle bollette future le spese attuali saranno decurtate, i cittadini però non ci stanno e non vedono affatto chiaro in un sistema di controllo e di calcolo effettuato a loro giudizio in modo sommario e soprattutto da persone non perfettamente a conoscenza del territorio orvietano dal punto di vista sia idrico che fognario.

La legge in base alla quale è necessario uniformare le tariffe del consumo dell'acqua in tutti i comuni della Provincia parla comunque chiaro, ma è forte il rischio che il nuovo assetto del Servizio Idrico Integrato sia troppo costoso e che a farne le spese siano i consumatori che si ritrovano una bolletta più esosa senza comprendere i reali motivi per cui le loro tasche sono più leggere.

Latini, il Direttore del S. I. I. di Terni, dal canto suo, spiega che la tariffa stabilita di 0.988, pari a 1932.40 delle vecchie lire, è unica ed ingloba acquedotto, fognatura e depurazione mentre in precedenza questa riguardava il servizio acquedotto, al quale si aggiungeva un tributo, fra l'altro riscosso anche dal Comune, che si riferiva al canone fognatura e depurazione.

«L'errore che si potrebbe commettere chiarisce Latini - è dire che oggi l'acqua costa ad Orvieto euro 0,998 senza spiegare che 0.09 centesimi di euro sono dati dal canone fognatura e 0.26 centesimi di euro dal canone depurazione».

A queste cifre c'è pero da aggiungere un dato: alla prima eccedenza nel consumo d'acqua, precedentemente, scattava l'aggiunta di circa 0,41 euro, pari a 800 delle vecchie lire, e attualmente, invece, la prima eccedenza costa ai consumatori 1,20 euro, cioè 2.324 vecchie lire.

La cifra si è dunque triplicata e questo è meno facile da spiegare ai cittadini, che si vedono preesentare un conto sempre più salato ogni trimestre.

È utile anche considerare che l'acqua è un bene prezioso, di questi tempi non certo inesauribile, ed è anche costoso, per cui una doverosa attenzione nell'uso potrebbe contribuire, almenon in parte, ad alleviare i costi casalinghi.

Pubblicato il: 14/07/2003

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