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Mocio. Il Consiglio di stasera non è un blitz di ferragosto

"Nessuno intende fare forzature, ma l'attività dell'amministrazione non si ferma". E promette "alleggeriremo le tasse agli orvietani"

di Stefania Tomba

ORVIETO - Nessuna vendita a sorpresa e nessuna forzatura in questo bilancio di Ferragosto. È il sindaco, Stefano Mocio a difendere tenacemente la contestata manovra di riequilibrio da 3,8 milioni di euro oggi all'approvazione del consiglio, dopo la commissione riunita in extremis ieri sera.  

Il primo cittadino mostra i muscoli davanti alle critiche e nonostante lo stesso collegio dei revisori sia tornato a far presente che non si può ricorrere in maniera sistematica alle alienazioni per far fronte alle manovre di bilancio, Mocio si fa scudo, dicendo che degli 1,2 milioni di euro di vendite, inseriti all'interno di questo assestamento, la metà, 600mila euro, erano già previsti ed approvati nei precedenti bilanci.  All'asta stavolta finiranno, tra gli altri, le ex scuole elementari di Corbara (250mila euro) e alcuni terreni di Bardano (170mila euro). Nessuna novità, insomma se non per l'alienazione dei capannoni di proprietà comunale della discarica (600mila euro).

"L'assestamento è perfettamente in linea con la stabilizzazione del bilancio intrapresa - afferma Mocio -, il trend del ricorso alle alienazioni è diminuito in maniera progressiva e vistosa negli ultimi tre anni. M'indigno, peraltro, con chi va dicendo che stiamo sminuendo il patrimonio perché le vendite hanno sempre riguardato immobili marginali. E a fronte di queste vendite - insiste il sindaco - stiamo, invece, entrando in possesso d'immobili d'immenso valore come l'ex ospedale e la ex pediatria in piazza Duomo".

Nessun blitz di Ferragosto, dunque per il sindaco. "Nessuno intende fare forzature, ma l'attività dell'amministrazione non si ferma", ha detto Mocio che conferma l'urgenza di finanziare, ad esempio, la raccolta differenziata che diversamente, tra il bando, l'informazione ai cittadini e la sperimentazione, sarebbe partita tra un anno. "Non ce lo possiamo permettere", afferma Mocio. Il sindaco mostra grande sicurezza sulla manovra. "In due anni abbiano risanato il bilancio" dice, specificando che, nella situazione finanziaria dell'ente, resta ormai un gap tra entrate e uscite di "appena" 1,5 milioni di euro. "Ma il flusso che entrerà dal canone di concessione di ex Piave e ex ospedale - indica Mocio - sarà sicuramente superiore, allora avremo stabilizzato il bilancio". 

Stando così le cose, il sindaco conferma anche l'impegno già preso per ulteriori alleggerimenti fiscali per gli orvietani dal prossimo anno e assicura che, per fine agosto, sarà definito il bando per Piave ed ospedale, il nuovo regolamento per le emissioni sonore, inizierà la partecipazione su commercio e sviluppo industriale e si riunirà il tavolo per il protocollo sulla variante di Sferracavallo. 

Sulla vicenda oblazione infine, Mocio si è detto "profondamente ferito" annunciando che porterà tutte le carte al legale al quale si rimetterà completamente nell'interesse del Comune. Sulla questione dei soldi anticipati in buona fede dal Comune per l'oblazione di uno dei capi d'imputazione nel processo sull'isola ecologica, pendono un esposto alla corte dei Conti e gravi accuse mosse dall'opposizione.

Intanto ieri, a tarda sera, al termine della commissione, le minoranze hanno occupato la sala consiliare in segno di protesta contro la manovra, chiedendo la convocazione urgente della commissione di controllo e garanzia alla presenza dei revisori dei conti.

(nelle foto: in alto, il sindaco Mocio stamani in conferenza stampa; sopra Olimpieri, Cortoni e Conticelli durante l'occupazione della sala consiliare, al termine della commissione di stasera)

Pubblicato il: 13/08/2008

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