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Caponeri. Il futuro del turismo è la collaborazione tra tutti gli attori

Piero Caponeri è stato eletto presidente di Confindustria Alberghi Terni, l'associazione nazionale di categoria degli alberghi italiani aderenti a Confindustria. E la pensa così...

foto di copertina

 

di Stefania Tomba

 

TERNI - Piero Caponeri è stato eletto presidente di Confindustria Alberghi Terni, l'associazione nazionale di categoria degli alberghi italiani aderenti a Confindustria. Piero Caponeri, 48 anni, arriva al vertice provinciale di Confindustria Alberghi forte di un'esperienza trentennale nel settore della recettività, in cui è tuttora attivo ad Orvieto con il Grand Hotel Italia e l'Hotel Corso. La nomina coincide con l'attuale fase di riorganizzazione che il turismo sta vivendo su scala provinciale, uno scenario all'interno del quale Confindustria, che sempre più crede in questo settore, intende giocare un ruolo da protagonista. Lo spiega meglio il presidente, Piero Caponeri, a cui abbiamo rivolto qualche breve domanda.

 

Presidente, partiamo dall'analisi della situazione del turismo nel Ternano, provando ad individuare i punti su cui intende lavorare in questi 5 anni

"Ho sempre pensato che il turismo non possa mai prescindere da un approccio interdisciplinare. Per fare un esempio, molte volte è più apprezzabile un albergo mediocre inserito in un contesto vivace dal punto di vista culturale, dei servizi, delle manifestazioni che una bella struttura collocata però in un ambienti sterili. È ora che anche il Ternano, che non ha mai considerato importante questo aspetto, intraprenda l'approccio multidisciplinare. È l'unica via per un autentico rilancio.

 

Intende dire che è necessaria una programmazione integrata?

"Occorre, innanzitutto, ridisegnare geograficamente il territorio, avendo in mente un'area vasta che dalla Valnerina, arriva fino all'Alto Lazio e la Bassa Toscana. E cercare di legare queste realtà con itinerari fortemente caratterizzati sul territorio".

 

Ingredienti?

"Quelli ci sono tutti: il vino, l'artigianato, l'archeologia industriale, l'ambiente. Anche se occorre lavorare ancora molto sulle sinergie e sull'informazione. In particolare, senza la comunicazione non riusciremo mai a dare la giusta visibilità ad un territorio che non ha nulla da invidiare ad altre realtà più blasonate, realtà, tra l'altro che spesso non hanno l'ottimo rapporto "qualità - prezzo" che noi invece possiamo vantare". 

 

Ruolo e rapporto con enti, istituzioni, pubblico e privato   

"Per prima cosa non posso che auspicare una rapida costituzione del consorzio unico in modo da avere quanto prima un interlocutore certo e riconosciuto per operare e programmare nel settore. Il "pubblico" possiede strumenti che il privato, per sua natura, non può avere; è indispensabile nel settore dei servizi e per la fruibilità degli stessi. Con le istituzioni intendiamo riconquistare un rapporto di dialogo continuo, con l'ambizione di giocare, anche nel settore del turismo, quel ruolo determinante e propositivo che Confindustria da sempre svolge con successo in altri settori".

 

È già in grado di anticipare qualche iniziativa?

"Con il consiglio condivideremo presto un primo progetto: un'indagine qualitativa volta ad individuare, tramite centinaia di questionari da distribuire in strutture ricettive e commerciali, le aspettative del turista. Un vero e proprio "Osservatorio sul turismo" che aiuterà a conoscere meglio la domanda e su di essa strutturare l'offerta"

 

Degli organi direttivi di Confindustria Alberghi Terni fanno parte anche: Giovanni Troiani (Valentino, Orvieto), Isabella Fiumi (La Badia, Orvieto), Anna Maria Trastulli (Hote De Paris, Terni) e Daniela Concarella (Health Center Marc Messegue), delegato alla piccola industria.  

 

 

Pubblicato il: 09/08/2008

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