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Liberi di essere differentemente abili

Il rapporto presentato da Cittadinanzattiva segnala la grave condizione dei disabili

Società

di Valeria Cioccolo

2003. Anno europeo delle persone differentemente abili. Il Consiglio dell'Unione europea con la decisione del 3 dicembre 2001 ha proclamato il 2003 anno europeo delle persone con disabilità. È un'iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini sui temi legati alla non discriminazione e all'integrazione, da sostenere con azioni concrete per favorire le pari opportunità e l'inclusione sociale. La volontà è quella di far sì che le persone disabili siano sempre più consapevoli dei propri diritti e possano ottenere una totale uguaglianza in tutti i campi. . Purtroppo, come spesso accade, tra parole e fatti c'è un abisso che difficilmente può essere colmato solamente con i buoni propositi. Il movimento Cittadinanzattiva ha infatti recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio condotto in 67 città d'Italia per verificare quanto le strutture primarie a garantire una libera circolazione di questi cittadini più svantaggiati, fossero realmente rese accessibili e fruibili. Dei 374 edifici monitorati il 36,1% è rappresentato da banche, il 26,7% dagli uffici postali, il 19,5% da servizi sanitari e l'8% da cinema e teatri. Il 21,1% degli edifici monitorati si trova il nord, il 32,1% al centro, il 46,8% al sud e nelle isole.

Ecco i risultati nel dettaglio:

PARCHEGGI - nel 43,8% nei casi il parcheggio riservato ai disabili è situato in prossimità del marciapiede antistante l'edificio; nel 18,2% dei casi è situato in un altro isolato, ma nel 38% dei casi non è presente. Il nord presenta condizioni migliori mentre al sud la situazione è più problematica.

MARCIAPIEDI - inaccessibili poiché completamente privi di scivoli nel 30,2% dei casi; parzialmente accessibili nel 54,6% e completamente accessibili solo nel'l1%.

ACCESSO ALL'EDIFICIO - nessuna soluzione di accesso diversa dalle scale nel 38% dei casi, presenza di scivoli o rampe nel 36,9%, ingresso riservato o con presenza di citofono per l'intervento del personale nel 23,7%.

PERCORSI PER NON VEDENTI SULLE RAMPE E SULLE SCALE DI ACCESSO -completamente assenti nell'85.6%.

PERCORSI TATTILI INTERNI ALL'EDIFICIO - l'89,3% delle strutture monitorate, pari a 334, non è fruibile da una persona con disabilità visiva. Solo il 3,7%, pari a 14 strutture, si è dotata di questi percorsi: si tratta di 11 uffici postali, 2 banche e 1 farmacia.

PORTE - ancora inaccessibile a causa della dimensione per il 16.8%; con apertura automatica nel 20.9% . Porta con apertura manuale nel 79,1%. La porta - sottolinea il rapporto - crea un ostacoli alla mobilià.

SERVIZI IGIENICI - non è presente alcun servizio igienico accessibile nel 70.3% ; il 50% dei cinema e dei teatri presenta questo dato.

BANCOMAT - inaccessibile, a causa dell'altezza, il 47.8%. Solo 2 casi su 161 analizzati presentano una tastiera in braille. Peggiore il dato nelle banche rispetto agli uffici postali: in 26 casi su 34 gli uffici postali sono dotati di un postamat accessibile mentre in soli 57 casi su 127 le banche risultano dotate di un bancomat accessibile.

ALTEZZA DEGLI SPORTELLI PER IL PUBBLICO - è adeguata nel 34,7%delle strutture monitorate (130 edifici), inadeguata nel 53,5% (200 edifici).

DISPOSITIVI TAGLIACODE CON CHIAMATA SONORA - solo 15 strutture presentano questo dispositivo, un numero irrilevante, spiega Cittadinanzattiva, rispetto al totale delle strutture.

Pubblicato il: 16/07/2003

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