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Allerona. Tuffo proibito in piscina, presi dai carabinieri

Il reato di per sé è punito con un ammenda, ma la denuncia si sarebbe resa necessaria anche per evitare il ripetersi di episodi di questo genere che potrebbero ingenerare anche pericolosi incidenti

ORVIETO - Forse avevano pensato che un tuffo in piscina a notte fonda fosse la migliore conclusione di una notte di divertimento passata tra amici. Tanto più che quel bagno portava con sé anche il brivido del proibito. Invece, è finita molto seriamente per quattro ragazzi di Allerona e Castel Viscardo (tra di loro anche un minorenne) che la notte del 22 giugno scorso, in barba alla recinzione e alla chiusura dell'impianto, hanno deciso di farsi un bagno nella piscina comunale di Pianlungo.  Erano le 3 di notte. 

 

I carabinieri adesso li hanno deferiti all'autorità giudiziaria con l'ipotesi di reato di ingresso abusivo nella proprietà altrui. Tempo un mese, infatti, i militari sono risaliti all'identità dei ragazzi. Erano stati proprio loro, i carabinieri, mentre di pattuglia passavano da quelle parti, intorno alle 3 di notte del 22 giugno, ad insospettirsi per un insistente vociare che proveniva dalla piscina comunale. Il reato di per sé è punito con un ammenda, ma la denuncia si sarebbe resa necessaria anche per evitare il ripetersi di episodi di questo genere che potrebbero ingenerare anche pericolosi incidenti. La balneazione è, infatti, consentita soltanto ad impianto aperto, dietro pagamento di biglietto d'ingresso e soprattutto con la sorveglianza di un assistente bagnanti.       

Pubblicato il: 01/08/2008

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