La Convention delle meraviglie

di Valeria Cioccolo

Cosa significa essere giocolieri, artisti di strada? la Convention che si sta svolgendo a Porano (Villa Paolina) in questi giorni è innanzi tutto è una grande festa. Una festa che serve a incontrarsi, scambiare esperienze e farsi conoscere, diffondere la cultura e l'arte della ".giocoleria". Riunisce quest'anno oltre 1000 artisti e giocolieri "provenienti da tutte le strade del mondo e della vita". E entrando nella splendida cornice del parco di Villa Paolina si rimane veramente a bocca aperta. Ti trovi di fronte ad un mondo di tutti i colori, il prato è gremito di ragazzi che provano numeri di equilibrismo e di abilità, che insegnano e imparano. E infatti questo è un po' il fine "ufficiale" della manifestazione, scambiarsi numeri, giochi nuovi, imparare l'uno dall'altro. Stare insieme per migliorarsi. Ovunque c'è fantasia, libertà di muoversi, la bellezza è nello stare insieme pacificamente, ci sono artisti di strada, del circo, ma anche educatori che utilizzano lo strumento del gioco per insegnare. C'è chi è qui per passione. Altri sono invece artisti di strada per "vocazione", parola forse un po' pretenziosa, ma che rende bene l'idea di chi abbandona tutto per vivere "in cammino", per chi ha scelto di "guardare molto il cielo" ci confida Bruno, il responsabile dell'organizzazione. Tuttavia essere un artista di strada significa anche lavorare duramente, significa ore e ore di preparazione, di esercitazione, di sacrifici. Ma per essere veramente un giocoliere serve talento, altrimenti sei non un artista, ma un ginnasta. Tanto è vero che la cosa più affascinante di questa, che per molti è una vera professione, è il fatto che è il pubblico a decidere i compensi. Non ci sono biglietti da pagare, tutto è rimesso alla buona volontà della gente che assiste alle performance, non serve solo essere bravi, serve la capacità di istaurare sinergie col pubblico, coinvolgerlo, catturarlo. Così si riesce a "fare cappello" come si dice in gergo, e così si riesce a mantenersi. E qualcuno riesce non solo a sopravvivere, ma a farsi apprezzare anche nei circuiti dello spettacolo ufficiale, come è accaduto al Duo Lucchettino arrivato fino a Zelig.

C'è poi chi ha trovato in questo modo una nuova famiglia, incontriamo Albert v' Grampied, ex professore di matematica che si definisce ora "narratore, coinvolgitore, poeta e .. responsabile della pulizia", una pulizia che va oltre quella che si intende normalmente, che coinvolge soprattutto l'anima, lo stare bene ... ci dona infatti questo piccola perla:

"È bello sentirsi responsabili della pulizia

(nell'accezione più viscerale della pulizia,

nell'accezione più solare del termine pulizia)"

La Convention si svolge a Porano grazie anche all'interesse che diverse associazioni locali hanno avuto per questa vera e propria forma d'arte alternativa (tra i personaggi di rilievo Il Mago del Lapone e Joe Banana), oltre alla Provincia di Terni, il Comune di Porano, l'associazione Just For Joy e l'AGI, ma anche la stessa cittadinanza che apprezza molto la manifestazione e che partecipa numerosissima, come spettatrice e come apprendista. C'è chi (più o meno da vicino) ha deciso di trascorrere questi 5 giorni con la tenda tra i giocolieri, per respirare questo spirito di libertà.

Tra le iniziative, da segnalare il laboratorio di giovedì, rivolto ai disabili, organizzato in collaborazione con la AFHCO, il Girasole, la Quadrifoglio, la San Domenico Savio e l'UNITALSI oltre alla Provincia di Terni, il Comune di Porano e l'AGI. L'iniziativa è stata un importante momento aggregativo e ha visto la partecipazione di bambini e adulti. Si è dato vita ad una serie di spettacoli e si sono realizzate le famose e apprezzate sculture di palloncini che verranno distribuite domani tra il pubblico.

Da non perdere il Gran Galà in programma venerdì 11 a partire dalle 21.