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Guardea. La minoranza denuncia deficit di democrazia nella gestione del Consiglio comunale

E' costretta ad utilizzare la richiesta di convocazione del Consiglio. Secondo Medori e Sganappa "Un comune immobilizzato anche nella politica degli investimenti"

"Dopo circa due anni è stato necessario da parte di due minoranze(Gruppo misto) di recente costituzione e Nuova Guardea di  richiedere la convocazione del Consiglio comunale di Guardea. Tutto ciò si verifica per il fatto che l'assise comunale, in questi quattro anni di amministrazione, non affronta i problemi reali presenti nel nostro Comune. La richiesta di convocazione è per affrontare tematiche importanti quali la raccolta differenziata, in quanto le linee guida e gli obiettivi (65% di raccolta differenziata) del nuovo Piano regionale dei rifiuti sono in corso di definitiva elaborazione ed approvazione da parte della Regione, la messa in sicurezza di Piazza Pietro Panfili, la viabilità in Via G. Marconi e le modifiche al Regolamento Comunale.

I capigruppo Michele Medori (gruppo misto), e Alberto Sganappa (Nuova Guardea) sollecitano il sindaco  a provvedere alla convocazione nei termini di cui al Regolamento comunale, in quanto, dopo circa otto mesi di completo immobilismo, si è tornati a convocare il Consiglio comunale solo nei mesi di maggio e giugno con due sedute dedicate quasi esclusivamente all'approvazione del Bilancio previsionale del rendiconto annuale, non dando risposte concrete a sollecitazioni di rilevante importanza quali anche quelle inerenti le tematiche della Finanza derivata, dal nuovo Piano Regolatore Generale, di cui si attende la discussione in Consiglio da ormai circa sei anni, con evidente mancata programmazione dello sviluppo urbanistico ed economico del territorio comunale.

I consiglieri Medori e Sganappa esprimono preoccupazione ed auspicano che questa attuale maggioranza sappia cogliere tali sollecitazioni per dare finalmente delle risposte concrete ai cittadini, e non continuare ad utilizzare lo strumento del "rimando", usato fin'ora per non affrontare in maniera seria, puntuale e con una programmazione ben definita il possibile sviluppo di "AreaVasta", più volte sollecitato, che avrebbe permesso di cogliere quelle sinergie sovra-comunali nel campo dei sevizi, del PRG, delle Aree Attrezzate, dello sviluppo turistico con la messa a sistema delle risorse paesaggistiche/ambientali, monumentali e culturali del territorio.

Un comune immobilizzato anche nella "politica degli investimenti" e quindi nello stimolo alla crescita economica e dove il futuro sviluppo dello stesso appare sempre più messo in discussione dalle difficoltà di accesso ai fondi della nuova Programmazione comunitaria 2007/2013 e del PRS, date le criticità espresse dal bilancio comunale sul fronte finanziario che non permetteranno di sfruttare l'elemento premiale, unitamente alla qualità della progettazione, della maggiore percentuale di co-finanziamento che potrà essere messa a disposizione.

A Guardea è ora di cambiare modo di gestire la democrazia consiliare ed il modo di amministrare. Necessità una svolta politico-amministrativa in grado di affrontare i nuovi bisogni che i cittadini chiedono ad amministratori cui compito primario è quello di interpretare la politica come"servizo".

Pubblicato il: 30/07/2008

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