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Sui giovani del Partito Democratico

di Carlo Emanuele Trappolino

foto di copertina

di Carlo Emanuele Trappolino

 

È un fatto importante che i giovani democratici abbiano pubblicamente posto alcuni nodi problematici per me politicamente ineludibili. Hanno scritto di voler dialogare con la città, con le organizzazioni di categoria, i sindacati, le associazioni culturali e del volontariato, con mondo cattolico, perché ritengono fondamentale capire le questioni cogliendone i tratti essenziali laddove esse hanno origine.

Diamo il benvenuto a questa "agitazione" gramsciana che non sa però di ideologia o, peggio, di saputa protervia. Il Partito Democratico di Orvieto non può restare indifferente a quella che a me pare una grande opportunità di innovazione.

 "Noi siamo quelli che stavamo aspettando". In questa frase di Barack Obama c'è la sintesi dei nostri tempi, dell'urgenza di superare la stanchezza cinica del passato, il disincanto egoistico privo della cognizione di ciò che è bene comune. Nelle parole dei ragazzi del PD ho colto l'umiltà e la responsabilità di chi non si accontenta dell'indignazione, la coscienza del proprio valore e la volontà di offrire alla città di Orvieto una visione che è matrice di speranza.

Abbiamo bisogno di "pensare altrimenti", di soluzioni creative,  di smuovere la politica dai cerimoniali invecchiati, di tornare tra la gente, le cose, la corrente contraddittoria della vita quotidiana. Abbiamo inoltre bisogno dell'energia di chi, scommettendo sul futuro, sperimenti nuovi modi di vivere meglio il presente.

 

Il documento diffuso dai giovani democratici

 

La sinistra giovanile prima e i giovani democratici dell'orvietano poi, hanno seguito con attenzione le più recenti vicende del comune di Orvieto, e in particolare quelle relative ai cinque anni trascorsi, esprimendo, in diverse altre occasioni, la propria perplessità o la condivisione su alcune scelte fatte dall'amministrazione comunale.

Innegabilmente, la situazione che la giunta comunale attualmente in carica si è trovata di fronte all'inizio del proprio mandato era ben lungi dall'essere semplice e le decisioni adottate, spesso oggetto di discussione da parte della cittadinanza e della società civile orvietana, sono state prese in situazioni di delicata criticità economica e finanziaria.

Nelle ultime riunioni della giovanile, alcuni iscritti hanno posto l'accento sul fatto che molto di ciò che di positivo è stato fatto dall'amministrazione comunale non era stato ben comunicato alla cittadinanza, e perciò non ben recepito. Gli iscritti si sono inoltre interrogati se in altre occasioni non fosse stata necessaria una maggiore attenzione alle richieste dei cittadini della città che non protestavano per il semplice gusto di dire "NO", ma che suggerivano modifiche a proposte considerate buone e tuttavia suscettibili di miglioramento.

A questo punto si prospetta un nuovo scenario, implementato anche dall'assoluta novità ed importanza del progetto "Vigna Grande", che, con le sue strutture e servizi, porterà alla città di Orvieto nuove risorse e nuovi mezzi, inaugurando un futuro del tutto inedito e gravido di attese.

L'occasione offerta dal progetto  "Vigna Grande" deve essere colta per proporre una nuova stagione politica e culturale che ponga al centro un convinto rinnovamento generazionale. Una nuova stagione che deve poter mettere al centro dello sviluppo cittadino i talenti, i saperi, la volontà di innovazione dei giovani da intrecciare virtuosamente con le proposte dei soggetti più dinamici del mondo imprenditoriale, sociale e culturale.

Riteniamo che una fase nuova sia necessaria anche per portare nuove energia, idee e proposte dentro l'amministrazione comunale. La giovanile del Partito Democratico non nasconde l'ambizione di divenire un organismo di formazione politica e culturale dove la creatività e il talento del singolo possano trasformarsi in occasioni di condivisione e di crescita comune.

La giovanile organizzerà, in tempi ragionevolmente brevi, una serie di incontri-confronti e tavole rotonde con la società civile (organizzazioni sindacali, organizzazioni di categoria, mondo cattolico, associazioni culturali e del volontariato) per una riflessione condivisa sui temi che più necessitano attenzione da parte dei giovani, come la scuola, le politiche sociali, le prospettive di lavoro per i ragazzi e l'ambiente.

Con il risultato di queste iniziative, la giovanile democratica, intende creare una base solida d'idee per una "ORVIETO NUOVA", nella prospettiva di contribuire, in maniera concreta, alle proposte programmatiche per il governo della città in vista delle amministrative del 2009. A tal proposito, la giovanile del PD ha chiesto un incontro ufficiale con il coordinatore del partito On. Carlo Emanuele Trappolino per stabilire assieme i criteri di un confronto che si prospetta reciprocamente fecondo.

I Giovani Democratici Orvietani

 

Pubblicato il: 28/07/2008

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