Grazie Livio, pittore della memoria. Di Stefano Corradino

di Stefano Corradino

"La memoria ha un valore fondamentale e non può essere ridotta a una data del calendario, perché deve appartenere a tutti. E si deve alimentare continuamente. Quotidianamente. E la scuola, i giornali, le televisioni devono raccontare, far parlare i protagonisti e non lasciarli morire senza renderli testimoni delle atrocità e delle umiliazioni che hanno vissuto. Io consegno la mia storia personale come monito per le generazioni future." Così Livio Orazio Valentini pittore, scultore, ceramista, orvietano sopravvissuto all'orrore del campo di concentramento di Buchenwald. Ieri Livio ci ha lasciato, all'età di 88 anni. Valentini è stato tra l'altro l'autore della composizione di cui Articolo21 ogni anno, nel corso della sua assemblea nazionale, fa omaggio a coloro che ritiene meritevoli di un premio per la libertà di informazione e di espressione. Personaggi autorevoli del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo. Una settimana fa al circolo di Montecitorio di Roma Articolo21 ha premiato Rosa Calipari, Daria Bonfietti, Laura Giuntella, moglie del giornalista Paolo e i familiari delle vittime della tragedia sul lavoro di Campello sul Clitunno. E abbiamo parlato loro di Livio, della sua esperienza dolorosa nel campo di concentramento, e della sua forza vitale. Di quell'uccello in gabbia, tema costante delle sue opere, metafora di una prigionia personale. E della reclusione dell'umanità. Abbiamo consegnato loro cinque di quelle litografie numerate, che Livio firmò davanti a noi.
Mano stanca e forte. Occhi teneri e severi. Dolce con l'umanità tutta. Ironico. Severo con una politica senza più valori nè passioni, e una società troppo incline a dimenticare. Speriamo che la nostra città, che troppo spesso si scorda di coloro che l'hanno resa famosa nel mondo attraverso le loro opere e la loro sensibilità umana e civile renda a Livio il giusto omaggio.

Lo ricordiamo attraverso l'ultima 'intervista che ci ha rilasciato per la giornata della memoria

Grazie Livio, pittore della memoria

di Stefano Corradino

"La memoria ha un valore fondamentale e non può essere ridotta a una data del calendario, perché deve appartenere a tutti. E si deve alimentare continuamente. Quotidianamente. E la scuola, i giornali, le televisioni devono raccontare, far parlare i protagonisti e non lasciarli morire senza renderli testimoni delle atrocità e delle umiliazioni che hanno vissuto. Io consegno la mia storia personale come monito per le generazioni future." Così Livio Orazio Valentini pittore, scultore, ceramista, orvietano sopravvissuto all'orrore del campo di concentramento di Buchenwald. Ieri Livio ci ha lasciato, all'età di 88 anni. Valentini è stato tra l'altro l'autore della composizione di cui Articolo21 ogni anno, nel corso della sua assemblea nazionale, fa omaggio a coloro che ritiene meritevoli di un premio per la libertà di informazione e di espressione. Personaggi autorevoli del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo. Una settimana fa al circolo di Montecitorio di Roma Articolo21 ha premiato Rosa Calipari, Daria Bonfietti, Laura Giuntella, moglie del giornalista Paolo e i familiari delle vittime della tragedia sul lavoro di Campello sul Clitunno. E abbiamo parlato loro di Livio, della sua esperienza dolorosa nel campo di concentramento, e della sua forza vitale. Di quell'uccello in gabbia, tema costante delle sue opere, metafora di una prigionia personale. E della reclusione dell'umanità. Abbiamo consegnato loro cinque di quelle litografie numerate, che Livio firmò davanti a noi.
Mano stanca e forte. Occhi teneri e severi. Dolce con l'umanità tutta. Ironico. Severo con una politica senza più valori nè passioni, e una società troppo incline a dimenticare. Speriamo che la nostra città, che troppo spesso si scorda di coloro che l'hanno resa famosa nel mondo attraverso le loro opere e la loro sensibilità umana e civile renda a Livio il giusto omaggio.

Lo ricordiamo attraverso l'ultima 'intervista che ci ha rilasciato per la giornata della memoria