Capoccia e le infrastrutture. Replica al veleno al presidente Confindustria Spadoni

ORVIETO - "Respingiamo al mittente certe valutazioni che sono espressione di pura speculazione politica". Replica al veleno da parte del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Marino Capoccia alle critiche sulle infrastrutture mosse dal presidente di Confindustria, Sergio Spadoni. "Sul parco infrastrutture, non ci sono margini per speculazioni politiche - insiste Capoccia - né queste possono essere accettate da rappresentanti di quelle forze al Governo che stanno strangolando il Paese". Capoccia, al contrario dei toni pacati con cui aveva replicato il sindaco, appare piuttosto indispettito e risponde alle osservazioni di Confindustria chiarendo lo stato di avanzamento dei progetti e l'approccio organico, "fatto del tutto nuovo", vuol dire Capoccia, all'intera viabilità comunale che sarà migliorata con una numerosa serie di interventi.

Ma per venire alle opere maggiori, il vicesindaco assicura che con la conferenza dei servizi di luglio sono state superate tutte le problematiche finora esistenti per la complanare e che, entro la prossima settimana, sarà presentata in Regione la verifica di assoggettabilità alla valutazione d'impatto ambientale.  Ma Capoccia parla anche di necessità di adeguamento della Baschi Todi, della previsione della bretella di Sferracavallo e dell'ampliamento della zona industriale di Bardano. Non una parola invece sul casello.

Ma, a riprendere le parole di Spadoni, è adesso anche il vicepresidente del consiglio regionale, Raffaele Nevi che, sulla questione, si dice preoccupato. E annuncia, in merito, di aver presentato un'interrogazione all'assessore Giuseppe Mascio per capire quale sia "lo stato della programmazione regionale in merito al piano d'infrastrutturazione per l'Orvietano".