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Danni dei cinghiali, la Provincia chiede più risorse alla Regione per contere la specie

Approvato all'unanimità un ordine del giorno formulato dalla Seconda Commissione consiliare e dalla "Controllo e Garanzia"

"Integrare il fondo  per la liquidazione dei danni provocati dai nocivi, soprattutto cinghiali, alle colture agricole attraverso incrementi finanziari che coprano il reale fabbisogno degli agricoltori". Lo chiede il Consiglio provinciale di Terni che ha approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto dalla Seconda Commissione consiliare e dalla Commissione Controllo e Garanzia per affrontare e risolvere il problema dei danni, dei risarcimenti e del contenimento dei cinghiali. "La Regione Umbria - si legge nell'odg - integri il fondo destinato alle liquidazione e al contenimento delle specie attraverso ulteriori stanziamenti derivanti eccezionalmente dalla fiscalità generale senza far gravare l'intero onere sul mondo venatorio. La Regione stessa - si aggiunge poi - attraverso la Conferenza Stato-Regioni, richieda al Governo di trasferire almeno una parte delle concessioni governative versate dai cacciatori, come avvenuto con la Finanziaria 2001, e che ammontano al doppio delle tasse regionali. E' assolutamente urgente - conclude il testo licenziato dall'assemblea di Palazzo Bazzani - affrontare il problema del contenimento dei cinghiali e, di conseguenza, dei danni da essi provocati alle colture agricole, predisponendo un piano straordinario che preveda modalità e tempi certi di attuazione". Torquato Petrineschi (FI-PDL) ha illustrato il contenuto dell'odg ricordando che i danni ammontano a 450.000 euro ed affermando che quello condiviso ed adottato in Provincia per trattare il problema è stato un metodo positivo che va esportato anche in altri Enti istituzionali deputati ad assumere scelte in materia, come il Consiglio regionale. Mario Montegiove (capogruppo AN-PDL) ha sottolineato la necessità di una corretta politica di contenimento per salvaguardare agricoltori e ambiente, mentre Roberto Forbicioni (capogruppo SD) ha chiesto misure strutturali per affrontare le emergenze e per dare risposte certe e durature agli agricoltori. L'assessore alla Caccia, Gianni Pelini, ha infine sostenuto la tesi che gli eventuali ulteriori fondi debbano essere utilizzati per la gestione e il contenimento dei nocivi piuttosto che per pagare i danni, "tenendo conto - ha osservato - che la maggior parte degli animali che causa problemi all'agricoltura appartengono a specie protette". 

Pubblicato il: 24/07/2008

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