Cinghiali. Per Confagricoltura 'tante chiacchiere e pochi fatti'

ORVIETO - "Tante chiacchiere e pochi fatti". È quanto denuncia duramente Confagricoltura Orvieto in relazione all'assenza di soluzioni per l'esponenziale aumento dei cinghiali e dei conseguenti danni alle colture agricole. "Nel 2007, nel Ternano, erano stati stimati circa 25mila animali - riferisce allarmato il presidente Roberto Poggioni  - saliti nel 2008 a 40mila, con un incremento annuo di oltre il 60%. I nostri amministratori non si sono nemmeno resi conto che di questo passo fra 4 anni il rapporto abitanti - cinghiali nella nostra provincia sarà di 1 a 1". "Questo - dice Poggioni - è lo scenario che abbiamo di fronte e che purtroppo, devo dire con molto rammarico, non siamo riusciti, come organizzazione, a contrastare.

Evidentemente per la Regione - vuol dire Confagricoltura - siamo molto meno importanti delle squadre di cacciatori di cinghiale, ai quali vorrei ricordare che la caccia al cinghiale è ancora considerata attività sportiva, e non attività economica come per compiacere i vostri interessi è stata fatta diventare dalle istituzioni regionali".

Per questo Confagricoltura intende lanciare un appello "all'opinione pubblica, ai sindacati, alle associazioni ambientaliste, di categoria e dei consumatori, per unirsi a noi in questa battaglia che, se vinta, porrà fine al continuo sperpero di denaro pubblico, portando sicuri benefici per l'intera collettività".