Cinti. Quello di Orvieto è un tribunale che sa rispondere alla richiesta di giustizia

ORVIETO - "Il tribunale di Orvieto, come tanti altri cosiddetti minori, oggetto da anni di larvate minacce di soppressione, ha sempre risposto in tempi ragionevoli alla domanda di giustizia".  E' l'avvocato Francesco Cinti - 52 anni di attività forense e 20 da presidente dell'Ordine di Orvieto - a voler intervenire sulle polemiche suscitate dall'inchiesta de "Il Giornale" sul palazzo di giustizia di Orvieto bollato come "tribunale dei fannulloni". Cinti circonda anche che i "bacini di utenza gestibili possono ragionevolmente variare dai 70/80mila utenti a 400/500mila e non oltre e devono essere dotati di organici da 8 a 40 magistrati".

E' questo lo spunto per ribadire il sostegno alla proposta di riequilibrio delle circoscrizioni, ritenuta indispensabile.

"In passato il nostro ordine studiò e prospettò un ampliamento della circoscrizione, ma non ebbe mai alcun riscontro, nemmeno negativo. Non è mai troppo tardi e se si vuole veramente affrontare il problema siamo disponibili a discutere per difendere e sostenere l'interesse delle genti fra cui viviamo", dice l'avvocato riferendosi al compito primario di un tribunale che è quello di "dare giustizia". La questione della rimodulazione delle circoscrizioni sarà affrontata anche venerdì prossimo in consiglio comunale in un ordine del giorno promosso dal sindaco.