Mocio. Il tribunale di Orvieto dovrà avere un bacino più ampio

ORVIETO - Anche il sindaco rigetta la definizione di tribunale dei "fannulloni" per il palazzo di giustizia di Orvieto e rilancia sulla necessità di una ridistribuzione delle circoscrizioni dei tribunali italiani, annunciando che promuoverà un ordine del giorno al prossimo consiglio comunale. È così che l'inchiesta de "Il Giornale" sui tribunali minori continua a far rumore sulla Rupe e, dopo l'intervento del presidente dell'ordine degli avvocati Sergio Finetti che ha riproposto il tema dell'ampliamento del bacino, si fa avanti anche il sindaco Stefano Mocio. "La città di Orvieto, da molti anni e più recentemente anche nell'estate del 2006, quando si ripropose la questione dei tribunali minori, che di minore hanno soltanto il bacino di utenza ha posto con forza la questione dell'ampliamento del circondario del tribunale di Orvieto verso l'Alto Lazio e la Bassa Toscana, che consentirebbe di ampliare il bacino di utenza di questo servizio". È quanto afferma il sindaco anticipando i contenuti dell'ordine del giorno. "E' alle dinamiche dei territori che si deve guardare e riorganizzare i servizi del sistema Paese. E' su questi temi - continua Mocio - che intendiamo richiamare l'attenzione delle comunità, delle istituzioni tutte e del Parlamento nazionale". "Non viene mai ricordato - argomenta ancora in sindaco in risposta alle polemiche - che l'amministrazione della giustizia è un servizio alla collettività, la quale ha diritto a processi rapidi. Significa che il sistema della giustizia deve essere organizzato mettendo al centro i bisogni reali dei cittadini e delle comunità ed oggi è dimostrato che risposte di una giustizia rapida possono essere date dagli uffici giudiziari di medie dimensioni, proprio come lo sono alcuni tribunali come quello di Orvieto". Il polverone alzato dall'inchiesta de "Il Giornale" sarà anche lunedì prossimo al centro di una conferenza stampa indetta congiuntamente da procura e tribunale.