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Orvieto. Un tribunale senza cause?

L'inchiesta de "Il Giornale" che parla di poche cause e di un tribunale che sarebbe sostanzialmente un peso per lo Stato sta scatenando un autentico putiferio sulla Rupe

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Orvieto tra i tribunali dei fannulloni. Sta scatenando un autentico putiferio sulla Rupe l'inchiesta de "Il Giornale" in cui il palazzo di giustizia orvietano, con una media di 0,27 processi al giorno, compare al fianco dei tribunali italiani "senza causa", per dirla con il quotidiano di Giordano. In sostanza, uno spreco che il Governo dovrebbe cancellare. E pensare che, nella città del Duomo, da anni si alzano le barricate ogni qualvolta, all'insediamento di un nuovo Governo o alla redazione di una nuova Finanziaria, si tracciano i bilanci dell'efficienza della macchina giudiziaria del Paese e tornano, immancabili, le liste dei tribunali a rischio soppressione.

L'inchiesta de "Il Giornale" che parla di poche cause e di un tribunale che sarebbe sostanzialmente un peso per lo Stato, è stata accolta con grande nervosismo presso il palazzo di giustizia di piazza Corsica.

Ma anche lo stesso presidente dell'Ordine degli avvocati di Orvieto, Sergio Finetti, parla di "innumerevoli inesattezze" che sarebbero state scritte, riservandosi una replica più compiuta.

Il tribunale di Orvieto, con cinque magistrati in forza, serve circa 55mila 600 utenti. E nel 2007 ha prodotto 224 sentenze civili e 269 penali. Non è un superlavoro, questo nessuno sarebbe pronto a dichiararlo. Ma la mole delle cause non è l'unico metro di giudizio sul diritto di sopravvivenza di un tribunale, almeno così sembra pensarla il presidente del tribunale di Orvieto, Edoardo Cofano.

"Un tribunale piccolo - aveva detto Cofano in una recente dichiarazione proprio in un'intervista rilasciata al nostro giornale - ha un senso se garantisce giustizia in tempi più rapidi rispetto ad uno grande; se il tribunale funziona e funziona bene, se la giustizia è più rapida ed efficiente, i costi che lo Stato sopporta per mantenerlo in vita sono giustificati da un buon ritorno sull'intera macchina statale".

E questa efficienza il tribunale di Orvieto sembrerebbe perseguirla con un certo impegno, se il numero delle sentenze è in aumento: nei primi sei mesi del 2008 sono 172 le sentenze civili prodotte, contro le 102 dell'anno scorso.

«Qui - come ha ribadito Cofano nel contestato articolo uscito sabato scorso su "Il Giornale" - le inchieste si fanno in pochi mesi, i processi in un paio d'anni, la prescrizione e l'arretrato non sappiamo cosa siano". La polemica tuttavia è destinata a continuare.

 

Pubblicato il: 15/07/2008

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