Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Studenti di Ingegneria: 'per noi nessuna considerazione'

Tenuti all'oscuro delle decisioni, non ascoltatati. Gli studenti di fronte all'imminente chiusura del corso lanciano un appello e richiamano l'attenzione sui disagi che dovranno affrontare

ORVIETO - Sono una quarantina e per loro la chiusura del corso di Ingegneria di Orvieto significherà disagi, aumento delle spese se non totale incertezza del futuro, visto che l'ipotesi che il corso non venga riattivato neanche a Perugia non è ancora del tutto scartata. E' così che gli studenti di Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni del Centro studi di Orvieto lanciano un appello: vogliono essere ascoltati. Perché, a quanto pare, fino a questo momento nessuno, o quasi, lo ha fatto. "Della chiusura del corso, cosa che sembra ormai certa, siamo venuti a conoscenza esclusivamente tramite internet e giornali", dicono i ragazzi che denunciano una totale assenza di confronto con l'amministrazione. "Abbiamo cercato in ogni modo di essere ricevuti dal sindaco per avere informazioni certe riguardo il futuro della nostra università - dicono - ci siamo già recati in Comune, ma ci hanno ignorati, illudendoci che ci avrebbero fissato un incontro a breve". Ora quell'incontro è fissato per il prossimo 18 luglio: "soltanto dopo aver contattato il rappresentante dell'opposizione Stefano Olimpieri" dicono i ragazzi. Ma il diretto interessato smentisce, ammettendo che l'appuntamento era fissato indipendentemente dal suo interessamento. "La nostra speranza - dicono in un appello - è in un minimo di dialogo, dal momento che finora siamo stati tenuti all'oscuro di tutto e questo non ha fatto che aumentare i disagi che già abbiamo con l'imminente chiusura del corso". "Un eventuale trasferimento di Ingegneria delle telecomunicazioni a Perugia causerebbe problemi a molti in termini economici, inoltre rappresenterebbe anche un' enorme perdita per la città di Orvieto", tengono a sottolineare. I problemi degli studenti sono molteplici.

Soprattutto perché come accadde per la chiusura del corso di Architettura un paio di anni fa, di tutto questo si sta parlando in piena estate. Particolarmente preoccupati all'idea di lasciare Orvieto sono i laureandi. "C'è gente - dice uno studente - che è costretta a lasciare il lavoro con il quale si pagava gli studi, e di situazioni del genere ce ne stanno tante". "Penso che quantomeno sia giusto concedere un paio di anni per permettere a tutti gli studenti volenterosi di potersi laureare - dice Alessandro - poi, per la specialistica, sarà quel Dio vorrà".

Come noto, il Comune ha deciso di tagliare il corso per motivi economici.

L'attuazione del decreto Mussi determinerebbe costi di gestione troppo onerosi per il Comune che ha preferito, per questo, orientare diversamente la proposta formativa del Centro studi orvietano: masters, corsi con università pubbliche e private specializzate e rapporti con università straniere.

Pubblicato il: 12/07/2008

Torna alle notizie...