Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Il 'prezzo' di Grancini

Cinquemila euro: tanto avrebbe intascato il faccendiere umbro Rodolfo Grancini, in carcere per concorso in associazione mafiosa e corruzione in atti giudiziari, per ritardare la trattazione di un ricorso  davanti alla Corte di Cassazione. Domani il Riesame per il ficullese Guido Peparaio

ORVIETO - Cinquemila euro: tanto avrebbe intascato il faccendiere umbro Rodolfo Grancini, in carcere per concorso in associazione mafiosa e corruzione in atti giudiziari, per ritardare la trattazione di un ricorso pendente davanti alla Corte di Cassazione. Il pm di Palermo, Paolo Guido, che indaga sulla presunta organizzazione che, attraverso l'accesso abusivo al sistema informatico della Suprema Corte, avrebbe fatto slittare alcuni procedimenti - molti di mafia - hanno trovato tracce del passaggio di denaro su un conto corrente intestato a quello che i magistrati ritengono un prestanome di Grancini.

A fare da intermediario tra l'imputato interessato al rinvio del processo, l'imprenditore agrigentino Calogero Ruscello (anche lui arrestato nell'ambito della stessa inchiesta denominata Hiram) e il faccendiere umbro sarebbe stato un altro degli 8 indagati: Nicolò Sorrentino. Sulle posizioni di 6 degli 8 arrestati, intanto, si sono pronunciati i tribunali del riesame di Palermo e Roma che hanno confermato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Grancini, Sorrentino e Calogero Licata, imprenditore di agrigento. Ai domiciliari sono stati posti la poliziotta Francesca Surdo e Michele Accomando, imprenditore di Mazara del Vallo.

Nelle scorse settimane i domiciliari erano stati concessi anche al ginecologo palermitano, Giovanni De Gregorio. Ha rinunciato al riesame Calogero Russello, mentre per Guido Peparaio, l'impiegato della Cassazione che avrebbe materialmente determinato i rinvii dei processi, l'udienza davanti al tribunale della libertà è fissata per domani.

Pubblicato il: 10/07/2008

Torna alle notizie...