Colf violenta in manette

di Vincenzo Carducci

Minaccia con un coltello un vicino di casa e poi ferisce due agenti di polizia.

È finita in una cella del carcere femminile di Perugia la serata di ordinaria follia di A.S.L., quarantaquattrenne collaboratrice domestica di origine bulgara. La donna è stata arrestata nella tarda serata di ieri sera dagli agenti del commissariato di polizia sollecitati dalla segnalazione di un uomo di Ciconia minacciato dalla colf con un coltello.

I due, condomini in un palazzo del quartiere ai piedi della Rupe, avevano avuto poco prima un alterco poiché l'uomo, scendendo dalle scale, aveva sentito la bulgara inveire e strillare contro l'anziano presso cui la colf presta servizio.

Temendo il peggio, infatti, lo zelante vicino aveva suonato alla porta dei vicini e chiesto spiegazioni su quanto stesse accadendo. Per tutta risposta, invece, si è visto allontanato e minacciato dalla signora bulgara che in mano brandiva un coltello.

Poco dopo sono giunti sul posto gli agenti del commissariato di polizia di Orvieto che hanno fermato la donna per condurla in caserma. Ma la donna non ne ha voluto sapere ed ha cominciato a prendere a calci e a pugni i poliziotti. Scene che si sono ripetute in macchina durante il tragitto verso il commissariato. Alla fine i due agenti della pattuglia hanno riportato lesioni e ferite varie giudicate guaribili in otto e dieci giorni dai medici dell'ospedale di Orvieto.

La donna, denunciata a piede libero per minaccia a mano armata, è stata arrestata con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e rimane a disposizione del sostituto procuratore Anna Maria Grimaldi.

Sono in corso accertamenti per verificare la posizione in Italia della quarantaquattrenne bulgara al momento trovata sprovvista del permesso di soggiorno.

Secondo le informazioni raccolte dalla polizia già in passato la donna aveva avuto vivaci discussioni con il proprio datore di lavoro, conosciuto in un night, attirando così l'attenzione dei condomini.