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Cambio della guardia ai vertici di Cittaslow

Preseidente Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne' Monti, e Stefano Mocio vicepresidente

 ORVIETO - Cambio della guardia ai vertici di Cittaslow che si avvia a diventare una "community interest company" planetaria. Si è conclusa con l'elezione dei nuovi vertici dell'associazione, la prima assemblea internazionale ufficiale di Cittaslow, svoltasi presso la sala dei Quattrocento del Palazzo dei congressi di Orvieto, a cui hanno partecipato oltre 120 delegati internazionali. Dei 104 comuni aventi diritto, hanno votato 64 rappresentanti presenti in aula, eleggendo il nuovo presidente internazionale, Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne' Monti e Stefano Mocio come vicepresidente vicario. All'Assemblea Internazionale di Cittaslow hanno partecipato le delegazioni provenienti da Corea, Australia, Nuova Zelanda e da buona parte d'Europa, oltre, ad un vasto pubblico virtuale (che ha potuto partecipare in videoconferenza) e una nutrita schiera di rappresentanti della stampa estera. "L'associazione - ha voluto ricordare Stefano Mocio, sindaco di Orvieto e vicepresidente di Cittaslow - nacque proprio qui sulla rupe nel 1999 dall'intuizione di voler applicare a tutte le materie del governo del territorio la filosofia slow food. Oggi tutti i continenti sono interessati a questo lavoro". Per costruire correttamente il nostro futuro dobbiamo dare risposte ad alcune domande fondamentali, prima fra tutte se sia possibile dare un valore assoluto all'assioma crescita del PIL / progresso. Sfide a cui l'associazione è chiamata a dare risposte importanti nel panorama mondiale. Riflessioni a cui hanno fatto eco gli interventi del presidente uscente Roberto Angelucci e del direttore generale Pier Giorgio Oliveti, che oltre ad inquadrare la storia, lo sviluppo, le attività del movimento dell'ultimo anno hanno sintetizzato la mission dell'associazione: "occorre tornare ad un 'nuovo umanesimo': la società tecnocratica e tecnologica ha fallito"

Pubblicato il: 01/07/2008

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