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Allerona. Battaglia contro la sosta selvaggia, ma i commercianti si ribellano

Sarà assunto un vigile con contratto a termine (3 mesi) con l'incarico "a tempo pieno" di liberare via Orvieto dalle auto in sosta. Ma con funzione educativa, sostiene il sindaco

ALLERONA - Il comune rinnova la battaglia contro la sosta "selvaggia", ma i commercianti si ribellano: "così veniamo penalizzati". Sono anni ormai che l'amministrazione comunale di Allerona tenta di dare una soluzione definitiva alla congestione del traffico di via Orvieto, nella frazione dello Scalo, dove le auto in sosta davanti agli esercizi commerciali (concentrati quasi esclusivamente in questo tratto di strada) generano ingorghi e rallentamenti. Condizione aggravata dalla mancanza di una variante in grado di deviare il traffico pesante fuori dal centro abitato, da sempre all'ordine del giorno dell'agenda politica ma di cui nulla è stabilito con certezza se non la mancanza di fondi. L'amministrazione comunale ha comunque deciso di porre un rimedio definitivo al problema con l'assunzione di nuovi vigili urbani, la cui gestione è unificata con l'amministrazione comunale di Castel Viscardo. Dato che i tempi burocratici per il concorso, come confessato dal sindaco di Allerona Valentino Rocchigiani, sono particolarmente lunghi, i due municipi hanno studiato una soluzione di "emergenza": un vigile con contratto a termine (3 mesi) con l'incarico "a tempo pieno" di liberare via Orvieto dalle auto in sosta selvaggia. Una soluzione che non ha mancato di suscitare polemiche. "Se in un centro abitato di poche anime come il nostro - lamentano gli esercenti di via Orvieto - vengono ad essere penalizzate anche le soste di un minuto o i parcheggi fuori posto di pochi centimetri tanto vale riconsegnare le licenze. Il codice della strada va certamente rispettato ma occorre anche buon senso. Il nostro è sempre stato un paese vivibile con dei normali problemi di traffico, non certo tali da giustificare questa veemenza". Proteste che non trovano appoggio nelle parole del primo cittadino. "Non possiamo esaudire gli interessi di pochi lasciando inattesa un' esigenza manifestata da moltissimi residenti. Si tratta di una campagna educativa e non repressiva- tende a precisare il sindaco - che non mira in nessun modo a rinfoltire le casse comunali, tanto che nel nostro bilancio le contravvenzioni influiscono per 800euro l'anno".

Pubblicato il: 01/07/2008

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