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Siccità, il livello dei fiumi sotto la soglia di guardia

Chiani in secca ,'soffrono' Paglia e Tevere. Sotto costante controllo l'acquedotto comunale. La Provincia pronta a revocare le licenze di attingimento

Cronaca

di Simona Coccimiglio

"L'afa e il caldo torrido di questi giorni hanno costretto gli orvietani a consumare grandi quantità d'acqua, sia per uso personale e domestico sia per uso improprio - irrigazioni, annaffiamento di piante, giardini e quant'altro. L'acquedotto del Sasso Tagliato, che è alimentato dalla sorgente di Sugano e che distribuisce l'acqua ad Orvieto, Orvieto Scalo, Ciconia e Sferracavallo, controllato quotidianamente, registra 93-94 litri/secondo circa di acqua in entrata, 120 - 125 in uscita. Il rapporto fra i litri che alimentano il serbatoio e quelli che vi sono attinti non è certo paritario, tuttavia la situazione è per il momento assolutamente gestibile. Se la condizione climatica non dovesse migliorare, e qualora si registrassero temperature ancora così alte, i provvedimenti, ad esempio il razionamento dell'acqua, diventerebbero necessari ed urgenti".

A parlare in questi termini è Carlo Battistelli, responsabile del Settore Idrico di Orvieto e comuni limitrofi, che invita tutta la popolazione orvietana ad un consumo più moderato e meno dispersivo dell'acqua, che non è una ricchezza inesauribile, come l'immaginario collettivo è portato a credere, tanto meno un bene gratuito.

Lo spettro della siccità si aggira dunque sulla Rupe e sui comuni vicini e se la situazione dell'acquedotto principale di Orvieto e comprensorio rispetto alle alte temperature registrate nelle ultime settimane è questa, il livello dei fiumi Paglia e Chiani non incoraggia se si pensa che quello del Tevere è molto più basso rispetto alla norma.

Le associazioni agricole di categoria intanto manifestano la loro preoccupazione per la necessità di acqua che si fa giorno dopo giorno impellente per tutte le aziende. Del resto non piove e qualora succeda, ci si augura che non grandini come è accaduto domenica scorsa quando i chicchi di grandine hanno rovinato interi vigneti soprattutto nella zona di Baschi e di Civitella.

L'Unione Agricoltori di Orvieto assicura che "allo stato attuale la Provincia ha lasciato libera l'irrigazione, non ha razionato l'acqua, e rimangono invariati i massimali assegnati ad ogni singola azienda. L'attingimento è dunque libero, la situazione però non è affatto semplice, soprattutto perché alcune coltivazioni, quella del grano per esempio, hanno già subito notevoli perdite per la siccità ed altre, come quella del tabacco, se la stagione continuasse ad avere tale andamento, potrebbero subire ulteriori e più gravi danni".

Pubblicato il: 08/07/2003

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