Orvieto museale, trovata la quadratura del cerchio

ORVIETO - Il museo dell'Opera del Duomo insieme all'Emilio Greco, il piano terra di palazzo Crispo per il centro d'accoglienza del Paao e i costumi del corteo storico nei locali dell'ex Super Cinema. Questa le linee generali per la sistemazione museale del centro storico, contenuta nel protocollo d'intesa che il Comune si appresta ad approvare nel consiglio comunale di lunedì prossimo.

Il protocollo sigla un accordo atteso da anni per annose questioni che impedivano, in primis, la definitiva apertura del museo dell'Opera del Duomo e, più in generale, una visione globale del sistema museale della Rupe. Con l'Emilio Greco, il cui contratto di locazione era in scadenza nel 2012, si è individuata la soluzione di far convivere le opere dell'artista siciliano con quelle dell'Opera del Duomo, in una continuità artistica strettamente connessa alla Cattedrale. Da un lato così le opere di Greco non lasceranno la piazza del Duomo, come è da sempre volontà della famiglia dell'artista, e dall'altro il M.o.d.o. potrà completare l'allestimento ottenendo gli spazi di cui aveva bisogno al piano terra di palazzo Soliano. Una seconda parte del protocollo riguarda la sistemazione del book shop e del centro accoglienza per il parco archeologico dell'Orvietano al piano terra di palazzo Crispo, occupato dalla Guardia di Finanza. In questo caso, l'accordo è stato raggiunto tra Comune, Ministero e Sovrintendenza. Del tutto inedita, infine, è l'idea di collocare i costumi del corteo storico e la sede dell'associazione 'Lea Pacini' negli spazi dell'ex Super Cinema, di via Pedota. Il palazzo è di proprietà della fondazione Faina e il Comune verserà un affitto da quantificare. Oltre ai locali dell'ex Super Cinema, l'associazione occuperà anche un appartamento o forse due del palazzo da destinare a laboratori ed attività formative.