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Domiciliari con obbligo di firma per il 17enne arrestato lunedì con 40 grammi di haschish all'uscita di scuola

Così ha stabilito il giudice del tribunale minorile di Firenze che ha convalidato l'arresto

ORVIETO - Domiciliari con obbligo di firma per il 17enne arrestato lunedì con 40 grammi di haschish all'uscita di scuola. Così ha stabilito il giudice del tribunale minorile di Firenze che ha convalidato l'arresto. Il ragazzo potrà tornare a scuola con i compagni in attesa della fine delle indagini. Le manette erano scattate, a detta dell'Arma, a seguito di alcuni controlli di routine effettuati dai carabinieri fuori dagli istituti superiori scolastici della Rupe. "Le forze dell'ordine hanno le porte sempre aperte, che vengano ogni tanto a farci visita anche con i cani: per la scuola e per le famiglie questo non può che rappresentare un motivo di tranquillità, una garanzia per tutti". E' il commento di uno dei tre dirigenti scolastici orvietani, sentiti sulla vicenda. Non ne citeremo espressamente nessuno per la tutela del minore. La percezione del fenomeno nelle scuole orvietane non può non esserci. "La scuola ha percezione di quello che succede nella società - chiarisce un secondo dirigente - e dunque anche nella società orvietana, dove peraltro sul fronte droga e in tempi non molti lontani, ci sono stati interventi anche piuttosto seri delle forze dell'ordine". "Detto ciò - aggiunge il dirigente - conosco i miei colleghi e posso dire che la scuola orvietana fa una grande opera, anche se naturalmente non le si può chiedere di sostituirsi alla società o alle famiglie". "Nel caso dell'istituto che dirigo posso parlare con grande tranquillità e affermare che non c'è droga. Ci sono stati e ci sono controlli, per i quali siamo molto riconoscenti". Ma oltre a tenere alta l'attenzione, la scuola è chiamata a fare opera di prevenzione. Come? "In mille modi", risponde il dirigente. "Da anni, ad esempio, teniamo aperta la scuola di pomeriggio per offrire ai ragazzi un posto dove svolgere varie attività. E' un modo per sottrarli alla noia o nel caso peggiore alla devianza. Ma i modi sono mille: in primo luogo interessarsi ai problemi dei giovani, fare informazione corretta e non episodica, educare al benessere, al rispetto di se stessi e degli altri, mantenere costanti rapporti con le famiglie, infondere nei giovani la fiducia nelle loro capacità".

Pubblicato il: 17/04/2008

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