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Corse clandestine, al vaglio i collegamenti con i 'circuiti' romani

I carabinieri di Orvieto stanno vagliando i legami con le 'gare' che si svolgono nella Capitale. Sempre in piedi l'ipotesi sul presunto giro di scommesse

Cronaca

di Vincenzo Carducci

Conducono verso la Capitale le indagini dell'operazione "Easy Rider" che ha portato alla denuncia di due giovani orvietani accusati di aver gareggiato lungo via Angelo Costanzi la scorsa settimana. I carabinieri di Orvieto stanno verificando in collaborazione con i colleghi romani i possibili collegamenti che gli episodi verificatisi ai piedi della Rupe, e registrati dagli inquirenti attraverso telecamere ad infrarossi, siano da mettere in relazione alle corse che quasi quotidianamente si snodano nella notte lungo le strade intorno a Roma. Le forze dell'ordine avrebbero individuato alcuni personaggi romani che, ormai "braccati" nella Capitale, avrebbero spostato il tiro nell'Orvietano. Un vero e proprio "circuito" che nella Città Eterna muove non solo la passione per l'alta velocità ma anche interessi economici non indifferenti. Modificare auto per prepararle alla corsa può costare anche diecimila euro e vincere una gara lungo il Grande Raccordo Anulare, lungo la Roma-L'Aquila o nei pressi della strada che porta verso Fiumicino significa grossi affari per l'officina che ha "preparato" la macchina vincente.

Ancora in piedi l'ipotesi investigativa sul presunto giro di scommesse che si celerebbe dietro queste corse e gli inquirenti non sarebbero propensi a considerare quanto avvenuto come una semplice "bravata".

Resta comunque da capire come i "corridori" di turno, gli emuli orvietani di Michael Schimacher, abbiano potuto scegliere per le loro gare una zona frequentemente pattugliata da polizia e carabinieri ed a due passi dalla caserma della polizia stradale di Orvieto.

Pubblicato il: 30/06/2003

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