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Acqua. Il 2% degli utenti è moroso

I distacchi del contatore sono stati un centinaio nell'arco di 5 anni. A fornire i dati è il direttore generale del Sii, Mauro Latini ascoltato ieri mattina in qualità di imputato nel processo per il distacco del contatore dell'utente orvietano moroso Giulio Montanucci

di Stefania Tomba

ORVIETO - Il 2% degli utenti è moroso e i distacchi del contatore sono stati un centinaio nell'arco di 5 anni.

A fornire i dati è il direttore generale del Sii, Mauro Latini ascoltato ieri mattina in qualità di imputato nel processo per esercizio abusivo delle proprie ragioni per il distacco del contatore dell'utente orvietano moroso, Giulio Montanucci (marzo 2006). La prova dell'imputato è stata al centro dell'udienza di ieri in un serrato confronto che ha dato modo al direttore generale di fare luce su vari aspetti normativi - alcuni anche poco noti - della vicenda.

In primis Latini ha chiarito che il legale rappresentante del Sii non è il direttore generale bensì il presidente e che la gestione del servizio ad Orvieto è affidata all'Asm.

Poi sotto il fuoco di fila del contro interrogatorio della parte civile, sostenuta dall'avvocato Angelo Ranchino, Latini ha spiegato che il distacco del contatore è previsto dalla carta dei servizi, ma non ha saputo spiegare se il distacco preveda anche la facoltà di violare una proprietà privata per farlo (come nel caso di Montanucci). "Non so. Non sono un legale" ha detto l'imputato, specificando che i vecchi contatori 'ereditati' dalla gestione comunale sono spesso in aree private. Non così per i nuovi contatori che devono essere collocati al confine tra l'area pubblica e privata per consentire le operazioni di lettura, manutenzione o eventuale distacco. La parte civile ha contestato anche che utenti morosi da più lungo tempo di Montanucci, tra cui anche il Comune di Orvieto, non hanno subito lo stesso trattamento. "Il Comune è un socio del Sii e poi svolge un servizio pubblico è stata la risposta". Latini ha anche negato che l'Ato sia intervenuto con una richiesta di garantire il minimo vitale, "non ha comunque l'autorità per farlo - ha detto Latini - , il Sii per convenzione deve rispettare la carta dei servizi". Nuova udienza il prossimo 20 giugno.

Pubblicato il: 12/04/2008

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