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Schiuma e fetore nel Paglia

Colpa di uno scarico abusivo di un allevamento di suini nella zona di Acquapendente che avrebbe aperto le vasche inondando il fiume di liquami.  materiali, nella giornata di ieri, hanno raggiunto l'Orvietano

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Un fetore irrespirabile accompagnato da schiume biancastre e liquami rugginosi. Si è presentava così nella giornata di ieri il tratto orvietano del fiume Paglia. Colpa di uno scarico abusivo di un allevamento di suini nella zona di Acquapendente che avrebbe aperto le vasche inondando il fiume di liquami.

I materiali, nella giornata di ieri, hanno raggiunto l'Orvietano e, da Allerona, dove sono stati ben visibili al mattino, sono scesi verso il ponte dell'Adunata, nel pomeriggio. Sull'episodio sono in corso indagini da parte del Corpo forestale dello Stato di Acquapendente. Mentre l'Arpa della Regione Lazio ha già effettuato alcuni prelievi sulle acque del fiume. I risultati saranno disponibili entro una ventina di giorni. La polizia locale, anch'essa intervenuta sul posto, rassicura in merito al fatto che, trattandosi di materiale organico, sebbene disperso in altissima concentrazione, non si è rivelato al momento dannoso per i pesci.

Nessun danno sarebbe stato causato alla fauna ittica. Sulla vicenda, tuttavia, si è già mobilitata l'associazione culturale "Il ginepro", associazione ambientalista attiva nell'Orvietano. "Naturalmente - afferma il presidente Massimo Luciani - attendiamo, con fiducia in chi sta conducendo le indagini, che sia identificato al più presto il responsabile e che paghi per il danno arrecato". "Chi da tempo lavora e si adopera per migliorare le condizioni del fiume e del territorio - aggiunge Luciani - si è spaventato questa mattina (ieri, per chi legge), quando attraversando il ponte sul Paglia in prossimità di Allerona scalo, si è accorto che la corrente non era più d'acqua ma di schiuma, non era più verde del colore delle alghe e della vegetazione riparia, ma marrone e torbida. Impressionante".

(un grazie per le foto all'Associazione Il ginepro)

Pubblicato il: 12/04/2008

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