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Guerra dell'acqua a Porano

Ma la carenza di acqua sarebbe da imputare al mancato telecontrollo del Sit di Viterbo che gestisce l'adduzione della risorsa idrica dai pozzi alle cisterne

Cronaca

di Redazione

A Porano manca l'acqua. Ovvero, in alcune realtà come quelle di Via Kennedy e la zona verso Radice, ieri mattina, per la terza o quarta volta nell'arco di un breve periodo, dai rubinetti l'acqua non usciva. Ieri sera, in consiglio Comunale, grazie ad una interrogazione presentata dall'opposizione, si è intervenuti sul merito della questione. Ovviamente, per le opposizioni - sono due anche se vanno d'amore e d'accordo nonostante nelle passate elezioni i due leader Scoscia e Breccia se le sono cantate di santa ragione - la colpa è della maggioranza. Si è fatto un carrozzone (l'Ato - ambito territoriale ottimale); è nata la società di gestione delle acque provinciali (il Sii - Servizio idrico integrato) e adesso l'acqua non c'è più. Prima, invece, quando c'era il Sit di Viterbo tutto funzionava meglio. Ma all'opposizione, forse accecata dalla voglia di strumentalizzare l'accaduto, è mancata la fase della verifica. Come dire: si è identificato l'assassino senza aver fatto alcuna indagine e senza alcuna prova.

CHE COSA E' SUCCESSO VERAMENTE
Con la nascita del Sii (che si occupa della distribuzione delle acque a tutti i cittadini della Provincia) al momento non sono stati risolti i compiti e i ruoli delle adduzioni delle acque dai pozzi verso i serbatoi che poi la inviano alla distribuzione. C'è un sistema di telecontrollo che vigila sul funzionamento delle pompe e del livello delle acque in serbatoio. Di fatto c'è un computer, collegato a dei sensori, che vigila nel momento in cui, per qualche causa particolare, si interrompe l'adduzione di acqua dai pozzi . Questa periferica, però, non era collegata a Viterbo, alla sede di controllo. Per vederla bisogna essere a Porano. Ma il Sit, a Porano, non c'è. O meglio.

Una volta c'era un autorevole membro del Sit di Viterbo (Gisleno Breccia, l'ex sindaco e attuale capo della minoranza di centro destra) che però, ad onor del vero, non esercitava funzioni di telecontrollo sull'adduzione dell'acqua dai pozzi ai serbatoi ma sedeva nel Consiglio di Amministrazione dell'organismo.

Con i temporali dell'altro ieri, l'adduzione di acqua alle cisterne si è interrotta ed il Sit di Viterbo non se ne è accorto. Almeno, così appare. Il computer segnalava il guasto ma lo segnalava a se stesso. Quando è stato invece allertato il Sii, i tecnici addetti al controllo della distribuzione non hanno potuto fare altro che venire ad Orvieto, accorgersi che non c'era più acqua nei serbatoi e telefonare al Sit di Viterbo dicendogli che l'erogazione d'acqua era interrotta. Insomma, loro hanno fatto da telecontrollo. A quel punto si è risolto il tutto. Peccato che, nel frattempo, le cisterne si erano svuotate e ai cittadini l'acqua mancava.

LE REPONSABILITA' POLITICHE
Sulla necessità di affidare in gestione la distribuzione delle acque ad un unico organismo, il Consiglio comunale non ha dovuto far altro che accettare quanto previsto per legge. Non senza malumori. Le preoccupazioni c'erano e ci sono. Ma, almeno per questa volta, il Servizio Idrico Integrato non ha alcuna responsabilità. Ancora una volta, come molte volte successo in passato, la responsabilità della mancata erogazione dell'acqua è da far risalire al cattivo controllo messo in atto dal Sit di Viterbo. Un consorzio, questo, destinato alla chiusura. Tant'è che lo stesso Comune di Viterbo (socio di maggioranza del consorzio) ha deciso di affidare la gestione delle sue acque ad altri. La cosa strana è che il rapporto con il Sit di Viterbo ed il comune di Porano si è particolarmente compromesso dopo le ultime elezioni che hanno portato Brugnoli (centrosinistra) a sostituire Breccia (centrodestra). Un inasprimento dei rapporti così forte che l'attuale sindaco è dovuto intervenire già una volta con un esposto querela per interruzione di pubblico servizio. Da parte sua il Sit ha di fatto diffidato il Sii e gli operai del comune di Porano dal mettere piede all'interno delle infrastrutture che ancora gestisce. Quindi, quando l'adduzione di acqua si interrompe, o intervengono i dipendenti del Sit di Viterbo oppure l'acqua può tornare giusto se comincia a piovere.

Ma responsabilità politiche ce ne sono? No. Forse l'unica responsabilità è di chi pensava di utilizzare questa vicenda in modo strumentale per screditare l'amministrazione e, alla fine, si trova a dover pensare che quel Sit tanto amato, osannato e che permetteva ad un sindaco di un piccolo Comune di sedere nel Cda ha, ancora una volta, sbagliato.

LE TARIFFE
Altro elemento discusso in consiglio le tariffe dell'acqua. Con l'arrivo della nuova tariffazione affidata al Sii di Viterbo, subiranno un calo che sarà visibile fin dalle prossime bollette.

Pubblicato il: 01/07/2003

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