Fella. 'Non sono indagato e sono assolutamente sereno'

ORVIETO - "Non sono indagato e sono assolutamente sereno". Così l'avvocato Stanislao Fella, il cui nome è comparso accanto a quello del fratello Mattia nell'ambito dell'inchiesta del pm Woodcock: il legale orvietano, che non risulta iscritto al registro degli indagati, dal mese di novembre 2007 è infatti entrato a far parte della commissione del ministero dell'Ambiente. L'ipotesi che la consulenza rientri tra i favori ipotizzati dal pm di Potenza nell'ambito dell'inchiesta fa cadere l'avvocato dalle nuvole. "Gestisco incarichi da una vita e ho tutte le referenze del caso" dice Fella, che non intende mischiare la politica, alla quale pure si dedica attivamente da 25 anni, alle consulenze. "Si tratta - afferma l'avvocato - di consulenze tecniche assunte per capacità e competenza oltre che, credo, per la mia condotta che è sempre stata trasparente". Il fatto di essere stato presentato a Pecoraro Scanio dall'ex presidente del tribunale di Orvieto - almeno questo è quello che ha dichiarato il ministro - lo inorgoglisce. "Se così è - dice - non posso che esserne orgoglioso, trattandosi di persona di altissimo profilo professionale". Fella, storico esponente di An, aveva sollecitato polemiche anche sulla Rupe, nei mesi scorsi. Il sindaco (ex Dl) a maggio 2007, infatti, lo aveva nominato presidente della società Risorse per Orvieto, incarico che Fella riveste tuttora senza percepire compensi. "E' stata una mia scelta", dichiara. Fella, in sostanza, nega qualsiasi 'ribaltone' politico in vista di possibili benefici e quanto alla vicenda del fratello dice di non conoscerla. Il sindaco della città, Stefano Mocio, dal canto suo, si limita a smentire interferenze del ministro nell'incarico affidato all'avvocato Fella.