Usura: il giudice ha stabilito che ci sarà il processo per i soldi prestati 'a strozzo' all'ex fornaio di piazza Ippolito Scalza

ORVIETO - Usura: il giudice ha stabilito che ci sarà il processo per i soldi prestati 'a strozzo' all'ex fornaio di piazza Ippolito Scalza. Sul banco degli imputati, il campano di 36 anni - S.M. le iniziali - arrestato per la vicenda nel luglio del 2005.

L'uomo - già censurato, buttafuori e animatore nei locali - è stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Orvieto lo scorso 26 febbraio e per lui vige tuttora l'obbligo di non dimora nella Regione Umbria. Il processo si aprirà il prossimo 22 aprile.

Il trentaseienne dovrà rispondere di un singolo episodio: 12 - 13mila euro che, tra il marzo e il luglio del 2005, avrebbe prestato al fornaio, suo corregionale, chiedendone indietro 16. E proprio sulle cifre esatte che si batterà la difesa, sostenuta dal legale Anna Picciolini, per dimostrare che non sussiterebbe reato alcuno. Quello contestato è di per sé un reato molto grave che il tribunale giudica infatti in composizione collegiale e che le legge punisce con pene severe.

In tribunale non ci sarà a testimoniare la parte lesa che si è resa da tempo irreperibile, anche se i giudici acquisiranno le dichiarazioni rese dall'uomo in sede di indagine. L'arresto era avvenuto i primi di luglio del 2005 a seguito della segnalazione della presunta vittima. La guardia di finanza che condusse all'epoca le indagini ebbe anche modo di filmare nel retrobottega del commerciante la consegna di un assegno, tramite una telecamera nascosta. La vicenda ebbe poi anche un appendice che, ufficialmente, resta ancora tutta avvolta nel mistero. Quella del rogo che, a distanza di una quindicina di giorni dall'arresto del campano, si scatenò nel retrobottega del commerciante. Su quell'episodio la procura ha fatto calare un riserbo strettissimo.