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Destra e sinistra contro il piano energetico approvato dal Comune di Orvieto

Gli interrogativi del Popolo della Libertà e di Sinistra Arcobaleno

ORVIETO - Non solo la centrale a biomasse, anche la cessione dell'autorizzazione all'esercizio della discarica nel mirino delle opposizioni. A sollevare interrogativi e polemiche, all'indomani dell'accordo Comune - Sao passato giovedì in consiglio comunale, sono tanto il Popolo della Libertà quanto la Sinistra l'Arcobaleno. "Incomprensibile" per i primi è la cessione dell'autorizzazione a favore di Sao, contenuta nell'accordo, "con la quale - dicono - il Comune perderà la totale capacità di garanzia e controllo sulla discarica". "In cambio - aggiungono - il Comune non otterrà pressoché nulla, se non l'acquisizione di un ridicolo 3% del capitale di Sao che da anni chiude i bilanci in passivo (e non di Acea come volevano farci credere)". Il Pdl si dice, comunque, in linea generale favorevole allo sfruttamento delle biomasse - altro fronte della polemica - purché si parli di centrali da non più da un megawatt. Gli stessi interrogativi sulla questione se li pone la Sinistra che si chiede anche le ragioni della "fuga in avanti" dell'Amministrazione visto che già nel 2006 i Comuni del comprensorio (compreso il Comune di Orvieto) e la Comunità Montana avevano approvato un protocollo d'intesa per conoscenza delle quantità di biomasse del comprensorio". "Inquietante" viene definita, infine, la cessione dell'autorizzazione e degli immobili pubblici insistenti sul sito della discarica. Per il 25 marzo la Sinistra l'Arcobaleno ha organizzato un incontro di sensibilizzazione sull'argomento con il sottosegretario all'ambiente Valerio Calzolaio.

Segue il documento diffuso dalla Sinistra l'Arcobaleno:

Una Amministrazione Imbarazzante
nel comportamento, Inquietante nelle decisioni.

Il C.C. di Orvieto ha approvato la delibera per un accordo tra Comune di Orvieto e Società SAO per una politica dei rifiuti, energia, ambiente.
Nell'accordo tra le altre questioni, è prevista la costruzione di una centrale a biomasse della potenza di 5/10mgw.

Colpo di scena

Con un emendamento presentato dal Vicesindaco in persona (il medesimo che aveva istruito la delibera), è stata cancellata la potenza prevista per l'impianto a biomasse. Rimandando ad uno studio che dovrà stabilire le quantità di biomasse disponibili e la sostenibilità economica dell'investimento.

Non era il caso di pensarci prima?

Già dal 2006 i comuni del comprensorio (compreso il comune di Orvieto) e la Comunità Montana avevano approvato un protocollo d'intesa finalizzato alla conoscenza delle quantità di biomasse del comprensorio, per poi determinare successivamente le eventuali potenze e l'ubicazione dell'impianto. Tra l'altro il piano energetico regionale prevede una potenza massima delle centrali a biomasse di 5mgw.

Perché esistendo già questi presupposti il Comune di Orvieto ha voluto operare da solo non coinvolgendo le altre Istituzioni? Perché tanta fretta?

Con questa delibera il Comune di Orvieto ha già definito con una sorta di "trattativa privata," il partner!

Una delibera che nei fatti "vende" l'autorizzazione per la gestione della discarica delle CRETE ed alcuni immobili di proprietà pubblica insistenti sul sito della discarica medesima, provocando un ulteriore perdita di capacità negoziale del Comune. Ed inoltre con la perdita dell'autorizzazione vengono meno per il Comune alcuni strumenti di controllo importanti per contribuire alla garanzia di una corretta e trasparente gestione dell'impianto nell'interesse della collettività.

Non sono inquietanti comportamenti in cui l'Ente Pubblico, svendendo le sue funzioni, si espropria  della capacità di controllo e garanzia ?

Con questa delibera si assumono decisioni che cozzano contro le vocazioni culturali, economiche e produttive del nostro territorio e di cui non si percepiscono i vantaggi per la nostra collettività.

Non siamo pregiudizialmente contro la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma la contraddizione tra il fabbisogno di materie prime necessarie alla potenza prevista dall'impianto e la disponibilità reale, apre la possibilità di scenari diversi da quelli ipotizzati.

La Sinistra l'Arcobaleno contrasterà in ogni sede Politica ed Istituzionale questo Progetto, attraverso iniziative di sensibilizzazione con i cittadini a partire da quella di martedì 25 marzo alle ore 21 presso Villa Ciconia, alla quale parteciperanno l'On. Gennaro Migliore capogruppo alla Camera  e l'On.Valerio Calzolaio già Sottosegretario all'Ambiente, Giuseppe Ricci candidato al Senato e Francesco Biondi geologo.

Segue il documento diffuso dal Popolo dalla Libertà:

Capoccia e Mocio ripropongono il vecchio progetto di Cimicchi?

E' l'interrogativo che si pone il Pdl alla luce di quanto emerso ieri in Consiglio Comunale dove è stato emendato nell'accordo COMUNE/SAO il punto 7 relativo alla potenza elettrica della centrale a biomasse che era stato ipotizzato tra 5 e 10 MW.

A proporre l'emendamento è stato lo stesso Capoccia che, accortosi forse di aver proposto un inceneritore, torna indietro sui suoi passi e sostiene che la potenza elettrica dell'impianto sarà ridefinito in sede di progetto.

Incomprensibile anche la cessione dell'autorizzazione all'esercizio della discarica a favore di SAO, con la quale il Comune perderà la totale capacità di garanzia e controllo sulla discarica, mettendo a rischio la salute dei cittadini.

In cambio il Comune non otterrà pressoché nulla, se non l'acquisizione di un ridicolo 3% del capitale di SAO che da anni chiude i bilanci in passivo (e non di ACEA come volevano farci credere).

Il Pdl è a favore della produzione di energia da fonti rinnovabili, purché a seguito di studi sulla fattibilità che, come è noto, e come suggerisce un recente studio dell'Università LA SAPIENZA di Roma fatto per il Comune di Orvieto, si attestano su centrali da 1MW.

Continuiamo a non capire nell'interesse di chi il Comune faccia determinate scelte che vanno nella direzione contraria alla vocazione agricola e turistica del nostro territorio e che se attuate produrranno sicuramente gravi danni all'intera collettività.

 

Pubblicato il: 22/03/2008

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