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Commercianti, la mobilitazione generale sempre più vicina

L'incontro con sindaco e ATC non ha prodotto risultati tangibili, tanta binsoddisfazione. Le iniziative dei commercianti si stanno svolgendo tutte rigorosamente al di fuori delle associazioni di categoria

ORVIETO - Sì alla segnaletica pedometrica e al 'pollicino' al posto del pullman, ma totale chiusura sul dimezzamento delle corse, il prolungamento dell'orario della funicolare e l'abolizione dell'odiato biglietto a tempo. Hanno ben poco di che essere rincuorati i commercianti all'esito dell'incontro, quello di ieri, tra Comune e Atc. Il sindaco si dice soddisfatto per aver onorato due impegni presi con i commercianti, ma molte delle loro richieste, per la verità, non sono state nemmeno discusse, in quanto sugli argomenti c'è la totale indisponibilità da sempre a trattare. In sostanza, "a partire da lunedì - riferisce il sindaco - sulla linea A (collegamento con il Duomo, ndr) il pullman 40 posti sarà sostituito dal pollicino e già dai prossimi giorni verrà predisposta la segnaletica pedometrica, così come richiesto dai commercianti. L'altra richiesta riguardava il rinvio dell'accensione dei varchi cosa che non era assolutamente possibile prendere in discussione". In realtà, però, la cosa che stava più a cuore ai commercianti era il dimezzamento delle corse piazza Cahen - Duomo (una ogni 20 minuti e non ogni 10) per incentivare la pedonalizzazione, il prolungamento dell'orario di apertura della funicolare, soprattutto durante il periodo estivo, e l'abolizione del biglietto unico a 70 minuti, responsabile, a detta degli esercenti, di molta parte del turismo mordi e fuggi. Il diniego dell'Atc ma anche del Comune su tutti e tre i fronti riguarderebbe motivi di forza maggiore. "Il biglietto a tempo è una realtà regionale che non è pensabile cancellare - spiega il primo cittadino Stefano Mocio - inoltre non è possibile prolungare l'orario di apertura della funicolare perché l'Atc si ritroverebbe a dover inserire un turno in più con un aggravio di costi pari a migliaia di euro all'anno, soldi che sarebbero tolti a qualche altro servizio. Infine (quanto alle corse, ndr) non è pensabile depotenziare un servizio di cui usufruiscono anche molti disabili e anziani". La doccia fredda arriva proprio nelle ore in cui i commercianti della Rupe stanno chiudendo la raccolta di firme in calce alle 'richieste - ultimatum' da depositare in Comune su trasporto pubblico e mobilità alternativa. E l'effetto, di certo, non sarà positivo. La mobilitazione generale, anzi, sembra sempre più vicina, soprattutto considerando il fatto che ormai, da circa un mese, una sessantina di commercianti si sta vedendo con una certa assiduità. Da segnalare che le iniziative di queste settimane che stanno accompagnando l'introduzione dei varchi elettronici si stanno svolgendo tutte rigorosamente al di fuori delle associazioni di categoria. (S.T.)

Pubblicato il: 21/03/2008

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