Il 'Lascito de Solis' agli anziani orvietani

ORVIETO - "I proventi di palazzo Nicosia verranno utilizzati in armonia con quanto previsto dal lascito De Solis". E' quanto assicura il direttore generale della Asl, Imolo Fiaschini al termine dell'audizione Comune - Regione - Asl e associazioni che si è svolta ieri pomeriggio sul tema ad Orvieto. Questa, al momento, pare l'unica certezza, visto che la vendita o la messa a valore del palazzo romano (la Asl pare propendere per la prima soluzione) sono subordinate alla risoluzione di una lunga lista di contenziosi legali con gli occupanti dell'immobile. "Dopo una lunga battaglia giudiziaria la Asl ha acquisito la proprietà dell'immobile nel secondo semestre 2006 - dice Fiaschini - di lì abbiamo iniziato una complicata operazione di individuazione degli occupanti e di recupero e rinegoziazione dei crediti. I contenziosi sono molti, ma in via di definizione". Queste le ragioni per cui al momento sarebbe impossibile dare tempi certi per "rendere l'immobile vendibile", dice Fiaschini. Il palazzo lasciato dalla contessa per fare "una corsia per vecchi cronici malati non accolti all'ospizio di san Giorgio, né assistiti dalle loro famiglie" era stato valutato intorno ai 7 milioni di euro. Mentre gli affitti potrebbero fruttare annualmente una cifra che sfiora i 650mila euro. Dal tribunale del malato, in sede di audizione, è giunta la proposta di istituire una commissione per destinare i proventi del palazzo.