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Per la Piave ci sono Intesa San Paolo e Civita

Sono loro che hanno presentato  l'unico progetto per la ex caserma entro il termine stabilito del 15 marzo

foto di copertina
ORVIETO - Intesa San Paolo e Civita in prima fila per la rifunzionalizzazione della Piave. Il colosso bancario e lo storico gruppo italiano: sono questi i nomi che firmano quello che è al momento l'unico progetto che è stato presentato per la ex caserma entro il termine stabilito del 15 marzo. Non ci sono dunque sono le due richieste di proroga (si tratterebbe di altrettanti colossi immobiliari), ma c'è anche un progetto già redatto. Quanto alla proroga, comunque, il Comune fa sapere che "l'adempimento in questione (la presentazione di un progetto, ndr) attiene alla fase del marketing che, in termini di scadenze, non è particolarmente tassativo". "Ciò significa che il termine del 15 marzo - specifica l'amministrazione - aveva ed ha doverosamente una valenza orientativa nei confronti dei potenziali operatori che durante il pre-marketing hanno manifestato interesse alla riqualificazione dell'immobile dell'ex caserma Piave. Nei prossimi giorni, pertanto, potranno concretizzarsi altre proposte inviate secondo diverse modalità: per posta o consegnate a mano ad Rpo srl presso il Comune di Orvieto". I progetti, una volta arrivati, verranno valutati nelle prossime settimane dal gruppo critico capitanato dal manager Gianni Stella insieme ad un'apposita commissione tecnica scientifica di nomina del sindaco. In quella fase tornerà di grande attualità l'alternativa 'vendita o concessione', al centro in questi mesi di accese polemiche.

Pubblicato il: 19/03/2008

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