Corse clandestine ad Orvieto Scalo, denunciati due giovani orvietani

di Vincenzo Carducci

Corse clandestine nella notte ad Orvieto Scalo. Si lanciavano con le proprie auto modificate a folli velocità lungo via Angelo Costanzi davanti ad un folto "pubblico". Due giovani orvietani, D.F., 24 anni, ed A.F., ventenne, sono stati bloccati nella notte, intorno alle 2, dai carabinieri di Orvieto mentre a bordo di una Lancia Y ed una Citroen Ax gareggiavano lungo le strade di Orvieto Scalo. Il tutto davanti ad una trentina di persone sparse lungo il percorso che si sono dileguate nel nulla non appena sono soppraggiunte le forze dell'ordine. Una decina sono comunque state identificate. I due sono stati fermati mentre si stavano dando "battaglia" a colpi di accelleratore e per tutti e due, oltre al ritiro della patente, è scattata una denuncia penale e la segnalazione alla Prefettura di Terni. C'erano anche altre auto già schierate e pronte per partire. Alcune sono riuscite a fuggire alla vista dei carabinieri mentre una è finita nella rete delle forze dell'ordine. Una Bmw Z3 a bordo della quale si trovava un ventiquattrenne orvietano, C.P., trovato alla guida ubriaco. Per lui il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza.

I carabinieri di Orvieto avevano messo da qualche giorno gli occhi sulla zona di via Angelo Costanzi in seguito a delle segnalazioni che avevano dato il via ad una serrata indagine. Nelle notti scorse, muniti di visori notturni e telecamere ad infrarosso, i militi dell'Arma avevano così filmato le gare di velocità. Nella notte, poi, il blitz dei carabinieri del Radiomobile di Orvieto ribattezzato "Operazione Easy Rider".

L'ipotetico tracciato di gara si snodava dalla zona nei pressi del casello autostradale, dove era fissata la linea di partenza, fino alla rotatoria di Orvieto Scalo. Per gareggiare i giovani automobilisti orvietani occupavano entrambe le carreggiate viaggiando dunque contromano.

Sono ora in corso ulteriori indagini per identificare gli altri partecipanti. Alcuni elementi porterebbero gli inquirenti a pensare che dietro queste corse ci fosse un giro di scommesse illecite.