Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Esplosione alla fabbrica Cignelli, gli artificieri sul luogo della tragedia

Su disposizione della procura della Repubblica di Orvieto, questa settimana è stata effettuata, in località Madonna delle Macchie, la bonifica della polveri

ORVIETO - Esplosione alla fabbrica Cignelli, gli artificieri sul luogo della tragedia. Mentre proseguono le indagini per risalire alla causa dell'esplosione che il 6 febbraio scorso ha provocato la morte dei quattro titolari dalla ditta, su disposizione della procura della Repubblica di Orvieto, questa settimana è stata effettuata, in località Madonna delle Macchie, la bonifica della polveri. Gli artificieri dell'Esercito, assistiti dal personale del commissariato di Orvieto, hanno provveduto anche a far brillare una parte del materiale esplosivo che poteva essere a rischio d'innesco. Una parte è stata fatta brillare sul posto, una parte in una vicina cava ed un'altra ancora è stata trasportata presso il deposito dell'Esercito di Nera Montoro. Intanto, proseguono gli accertamenti del perito chimico nominato dalla procura che non ha ancora depositato ancora alcuna relazione. Il magistrato conta di venire a capo della vicenda, pur nei tempi necessari alla redazione delle diverse perizie, attraverso tre filoni d'indagine. In sostanza si tratta di analizzare e comparare gli esiti delle perizie chimiche, balistiche e autoptiche. Nel frattempo, vanno avanti anche i controlli amministrativi. La procura sta assumendo documentazione sulle autorizzazioni dalle prefetture di Viterbo, Terni e Napoli. Mentre la prossima settimana verrà ascoltata a sommarie informazioni la polizia amministrativa di Terni che aveva effettuato gli ultimi controlli. Tuttavia, per cercare di far luce sulle cause della tragedia, si preannunciano tempi lunghi come più volte riferito dagli inquirenti. Nel disastro persero la vita ormai più di un mese fa Renato Cignelli, di 44 anni con la moglie Rosanna Abbatematteo, di 41 e Fiorenzo Cignelli, di 58 con la moglie Elisabetta Tirinnanzi, di 53. Unico superstite il figlio di quest'ultima coppia, Giandomenico Cignelli, 26 anni, dimesso da poco dal Sant'Eugenio di Roma, dove era stato ricoverato per le gravi ustioni riportate. La fabbrica saltò in aria la mattina del 6 febbraio, mentre i titolari all'interno stavano confezionando i fuochi d'artificio per il Carnevale di Sant'Eraclio a Foligno. E' ancora da capire cosa sia andato storto in un'operazione che i Cignelli, da tutti definiti espertissimi e assai prudenti, ripetevano da anni.

Pubblicato il: 15/03/2008

Torna alle notizie...