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Osi di Alviano. Filippo Belisario scrive al WWF

Si sostiene l'esperienza dell'Oasi di Alviano ed è tesa a sensibilizzare il WWF  sulla necessità di continuare il lavoro pregevole fin qui svolto, di cui Gianni Cardinali, recentemente dimessosi dall'incarico di direttore, è stato l'anima

foto di copertina

Il responsabile della sezione WWF di Orvieto Filippo Belisario ha inviato una lettera aperta al presidente del WWF Italia "sullo stato del rapporto col direttore dell'Oasi WWF di Alviano".

La lettera sostiene il valore dell'esperienza di conduzione dell'Oasi di Alviano ed è tesa a sensibilizzare il WWF  sulla necessità di continuare il lavoro pregevole fin qui svolto, di cui Gianni Cardinali, recentemente dimessosi dall'incarico di direttore, è stato l'anima.

Scrive Belisario:

"Gentile Presidente,
dal piccolo ma significativo punto di osservazione di una sezione periferica del WWF sento la necessità di esprimerle un profondo senso di disagio riguardo alla situazione venutasi a creare nella gestione del rapporto fra l'associazione e il direttore dell'Oasi di Alviano.
In particolare mi riferisco alla decisione del prof. Cardinali di interrompere la relazione di collaborazione con il WWF per la direzione dell'Oasi. Decisione sofferta e maturata in seguito ad una netta percezione di disattenzione e indifferenza da parte del WWF stesso rispetto alla possibilità di portare avanti un dialogo comune, partecipato e condiviso, con la Provincia di Terni per giungere al rinnovo della convenzione biennale per la gestione dell'area, con qualche piccolo respiro e qualche piccola risorsa in più per le tante e meritorie attività di gestione, fruizione e educazione che nell'Oasi si svolgono.
Ormai la convenzione è stata firmata ma il WWF non ha saputo articolare le proprie istanze e il budget è rimasto lo stesso di due anni fa. A fronte però di attività di gestione e controllo dell'area protetta che, invece, si differenziano sempre di più e di tanti nuovi ambienti diversificati da monitorare e seguire per incrementare la qualità ambientale e la biodiversità. A fronte anche di molti nuovi progetti e attività educative e di fruizione che configurano sempre più l'Oasi come una realtà pilota a livello regionale e nazionale. A fronte di uno stile comunicativo sobrio e sostenibile, orientato principalmente al fare e non al far vedere che si fa.
Con pochi soldi (neanche l'equivalente del costo per la collettività di un dirigente regionale di medio livello), ma tanta passione e volontà, le persone che lavorano nell'Oasi di Alviano (il direttore e i tre operatori) sono riuscite a fare miracoli nel corso di questi anni e chi visita oggi l'area ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un'autentica anomalia nel panorama di apparenza ed aria fritta che domina il nostro orizzonte quotidiano. Se già non la conosce, venga anche lei a verificare e apprezzare, ne rimarrà stupefatto. Soprattutto considerando che, per la convenzione di cui sopra, frutto della progettualità del prof. Cardinali, la struttura è prioritariamente finanziata dalla Provincia e da Endesa Italia ed è quindi a costo zero per l'associazione.
Sono legato al prof. Cardinali da una grande amicizia e insieme, lui come direttore dell'Oasi io come referente della sezione di Orvieto, abbiamo dato vita a molte iniziative per la difesa e la valorizzazione compatibile di un territorio, quello Orvietano, costantemente gravato da minacce di ogni genere. Sempre, da parte mia, con la consapevolezza di quanto il capitale di conoscenza, lucidità, visione, senso etico e competenza di Gianni Cardinali fosse un patrimonio per noi tutti, una risorsa da stimolare e proteggere, al pari dei nostri ambienti.
Non è tuttavia per appoggiare l'amico che ho sentito la necessità di scriverle (non ne ha bisogno), ma per invitarla ad evitare all'associazione l'incoerenza di chi predica la visione globale e l'azione locale ma poi agisce con burocrazia e insensibilità nei confronti delle istanze periferiche. Il WWF Italia, se e quando vuole, ha ancora l'anima per impegnarsi concretamente nelle attività primarie che ne definiscono la missione. Frustrare e allontanare una competenza come quella del prof. Cardinali dal sistema delle Oasi vuol dire rinunciare scientemente ad un valore non sostituibile.
E allora, caro presidente, se può e vuole, faccia quanto è in suo potere perché il "modello" Oasi di Alviano possa non solo continuare a esistere, ma proporre nel tempo nuove azioni, innovazioni e metodologie di sviluppo autenticamente sostenibile. I tempi, forse, ancora lo consentono. Il nostro territorio e le nostre coscienze ne hanno bisogno.
Cordiali saluti".

La locandina.....................................................................





Pubblicato il: 11/03/2008

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