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Donato un defibrillatore da installare al Muzi di Orvieto

dalla famiglia di Claudio Pontremolesi, orvietano, ex calciatore negli anni '80,  deceduto per arresto cardiaco. Toccante cerimonia domenica scorsa

 

di Monica Riccio, progetto "CittàCardioprotetta"

 

Domenica 2 marzo, durante l'intervallo della partita di calcio Orvietana-Gavorrano, si è svolta presso il complesso sportivo "L. Muzi" di Orvieto una toccante cerimonia in cui la famiglia di Claudio Pontremolesi, orvietano, ex calciatore negli anni '80,  deceduto per arresto cardiaco, ha donato un defibrillatore da installare nell'impianto. Il grande dolore della famiglia ha commosso i presenti, il sommesso pianto dei figli di Claudio ha fatto da sottofondo alle parole dell'assessore Carlo Tonelli che ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione comunale a scendere in campo al fianco della Associazione "Amici del Cuore di Orvieto", che da alcuni anni si è fatta promotrice del progetto "Cittàcardioprotetta". L'assessore ha ringraziato la famiglia per il gesto non quantificabile che è scaturito dalla sensibilità e dalla volontà di trasformare la tragedia che l'ha colpita in un momento positivo per tutta la collettività. Tonelli ha ribadito che è quantomai necessario affiancare a questi gesti così importanti nel valore e nel sentimento, un percorso formativo che coinvolga i cittadini e che li renda in grado di affrontare l'emergenza di un arresto cardiaco per non lasciare cadere nel vuoto le lacrime di chi soffre per la perdita di una persona cara colpita da questa, troppo spesso, evenienza mortale.  In questa ottica si sono mossi e continuano la loro missione e il loro impegno gli "Amici del Cuore" presenti alla cerimonia con il presidente  Giampiero Giordano, ideatore e responsabile del progetto "Orvieto Cittàcardioprotetta". Sono ormai due anni infatti che il progetto sta formando laici rianimatori e installando defibrillatori per combattere il dramma devastante dell'arresto cardiaco. Il dottor Giordano ha chiesto l'impegno di tutte le società sportive, un reale e concreto impegno da parte di tutte le società, affinché sia la formazione di laici rianimatori una delle priorità assolute da mettere in campo. Ad ascoltare commosse erano infatti presenti tutte le associazioni sportive che sono solite utilizzare gli impianti sportivi del Muzi, a testimonianza dell'impegno sottoscritto contro l'arresto cardiaco che miete vittime anche nello sport. A testimonianza della gratitudine della città è stata offerta alla famiglia Pontremolesi una targa ricordo che certamente non lenirà il dolore della mancanza del loro caro ma li renderà orgogliosi del grande gesto compiuto. E se anche solo una vita potrà essere salvata con questo loro dono prezioso Claudio, da vero sportivo quale era, non potrà che esultare di gioia e sentirsi orgoglioso dei propri cari e del loro piccolo, immenso gesto d'amore per la sua città e per il suo sport. 

 

Pubblicato il: 09/03/2008

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