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Guerra tra tartufai a colpi di polpette?

E' questo il terribile sospetto che si celerebbe dietro il ritrovamento, effettuato in questi giorni dagli uomini del corpo forestale dello Stato, di una polpetta avvelenata nei boschi di San Venanzo

ORVIETO - Guerra tra tartufai a colpi di polpette? E' questo il terribile sospetto che si celerebbe dietro il ritrovamento, effettuato in questi giorni dagli uomini del corpo forestale dello Stato, di una polpetta avvelenata nei boschi di San Venanzo, sul monte Peglia. Gli agenti, guidati dal comandante Fernando Moriconi, hanno trovato il boccone avvelenato nei pressi del parco dei Sette Frati, in una zona in cui, in questo periodo, si muovono molti cercatori del prezioso tubero. La polpetta è stata inviata adesso per le analisi di rito al servizio veterinario di Orvieto che a giorni sarà in grado di dire qualcosa di più sulla sua composizione.

Nel frattempo la forestale, alla luce del ritrovamento, ha pensato bene di battere palmo a palmo la zona per essere sicura che altre polpette non mettano a rischio la vita di cani ma anche di gatti o altri animali.

Per il momento, comunque, non c'è traccia di altre esche avvelenate. Proprio in questi giorni, a Terni, è stata sterminata un'intera colonia di gatti che viveva nei pressi del Santa Maria ed era abitualmente accudita dal personale sanitario dell'ospedale. I felini, una quindicina in tutto, sarebbero stati fatti fuori nel giro di qualche giorno con polpette di carne e vetro. Una barbarie che ha spinto alcuni dipendenti dell'ospedale a sporgere formalmente denuncia per violazione della legge nazionale sul maltrattamento degli animali e di quella regionale sull'uso di esche e bocconi. Sul caso indaga adesso personale della Questura di Terni.

Pubblicato il: 08/03/2008

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